sabato 30 agosto 2008

RACCOLTA DIFFERENZIATA - ISTRUZIONI PER L'USO - 1° LEZIONE: LA CARTA




Cari amici del Blog,
iniziamo oggi la prima lezione sulla raccolta differenziata, ed iniziamo dalla CARTA.

Per produrre UNA TONNELLATA DI CARTA DA CELLULOSA VERGINE occorrono:
- 15 alberi
- 440.000 litri d’acqua
- 7.600 kWh di energia elettrica

Per produrre UNA TONNELLATA DI CARTA RICICLATA occorrono invece:
- nessun albero
- 1.800 litri d’acqua
- 2.700 kWh di energia elettrica

Il 75% della carta prodotta finisce in libri, giornali, riviste. Solo il rimanente 25% serve a confezionare e imballare.

Quindi pensate quanto importante può essere la raccolta differenziata della carta, pensate a quanti alberi possiamo salvare e a quanta energia e acqua risparmiata.

COSA METTERE NEL CASSONETTO della CARTA?



COSA SUCCEDE DOPO AVER RACCOLTO LA CARTA?

La carta che proviene dalla Raccolta Differenziata viene SELEZIONATA per una prima separazione di giornali, cartoni, carta più leggera. I vari materiali vengono poi PRESSATI e confezionati in balle da inviare alle cartiere.
Il processo di RICICLAGGIO inizia con il "PULPER" (SPAPPOLATORE), un macchinario che trita e aggiunge acqua calda, facendo diventare la carta una vera e propria poltiglia.
Questa pasta prima attraversa un FILTRO A GROSSI FORI che trattiene le impurità più grossolane, quindi un DEPURATORE che sfrutta la FORZA DI GRAVITA’ e la DIFFERENZA DI PESO SPECIFICO, separando la pasta di cellulosa da impurità non trattenute prima. Per ottenere carta bianca è necessario eliminare gli inchiostri con solventi. Alla pasta proveniente da carta di recupero viene aggiunta cellulosa vergine in proporzioni differenti a seconda del tipo di utilizzo al quale la carta prodotta è destinata.
IN ITALIA l’utilizzo della carta da macero raggiunge percentuali molto elevate nella produzione di carte per imballaggi, viceversa è oltremodo ridotta per altri settori produttivi

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quindi riciclare conviene.
Ci sono più soldi x assumere precari, dare premi ai capo settore,e finanziare i corsi di formazione regionali.
viva l'italia