lunedì 30 giugno 2008

Tanto per dire....

sabato 28 giugno 2008

FACCIAMO UN PO' DI POLEMICA ....


Cari amici del Blog,
abbiamo appreso da poco che il Sindaco ha nominato il settimo assessore per le attività giovanili e lo sport, è lecito che un sindaco nomini a suo piacimento tutti gli assessori che gli servono, è lecito che questi assessori non li prenda dalle fila dei consiglieri comunali, che nel frattempo scalciano chi per avere la presidenza del consiglio, la vicepresidenza del consiglio, e tutte le liste che hanno appoggiato il sindaco pretendono un posto nella giunta al fianco del Sindaco, ma gli assessorati sono già stati dati e quindi si prospetta che se il sindaco non cederà qualcosa ai partiti che lo hanno portato, questi di contro gli bocceranno tutte le iniziative che egli proporrà, certo la responsabilità dei consiglieri che ostacoleranno il Sindaco, si assumeranno la responsabilità nei confronti dei loro elettori, specie in un particolare momento di crisi che il paese sta affrontando.
Intanto il Sindaco dovrebbe dare un segnale di svolta al paese e a tutti i cittadini, cioè quello di dimezzare il suo stipendio e quello degli assessori questo per dare un segnale inequivocabile che siamo arrivati ad una svolta e che non ci si è candidati non per percepire uno stipendo, ma per servire il paese, tenendo in considerazione del fatto che ci sono persone che hanno pensioni da fame di 500 euro
e che dare uno stipendio a chicchesia superiore a 1.200 euro risulta essere veramente eccessivo.... che ne pensate?

SONDAGGIO


Cari amici del Blog,
qualche giorno fa abbiamo chiesto ai visitatori del sito di votare il nostro sondaggio: Secondo te, il nuovo Sindaco di Castellammare del Golfo di cosa dovrebbe occuparsi nei primi mesi di insediamento?

Dell'ufficio tecnico 22 (57%)
Degli eventi estivi 7 (18%)
Della raccolta differenziata 4 (10%)
Degli abusi del Commissariamento 5 (13%)

Il sondaggio era un pò provocatorio, chi si è cimentato nel dare un voto, avrà capito che tutti i quesiti erano ampiamente importanti per il paese, ma tra tutti l'ufficio tecnico costituisce una priorità per il paese poichè chi ne ha gestito le sorti per i due anni di commissariamento non ha fatto altro che bloccarne il suo servizio e non sono bastate le segnalazioni del giornale di Sicilia, di imprenditori, di cittadini che per esigenze hanno avuto bisogno di autorizzazioni varie e si sono sentiti sbattere le porte in faccia. Il mal funzionamento dell'ufficio tecnico ha riportato molti giovani ad espatriare, gli imprenditori a cercare lavoro nei paesi limitrofi, tante attività commerciali a chiudere, la responsabilità morale di chi ha frenato l'ufficio tecnico bloccandolo del tutto, è di enorme gravità.
Occuparsi degli eventuali abusi del Commissariamento secondo il mio punto di vista dovrebbe essere qualcosa di cui il sindaco dovrebbe interessarsi, non dico per on riportare notizie inesatte ma sta di fatto che i primi tre commissari hanno dovuto lasciare il comune, e credo che sia necessario effettuare un controllo per verificare se la loro gestione è stata ineccepibile o effettivamente hanno abusato.
Gli eventi estivi hanno una loro urgenza intrensa al periodo estivo che si va prospettando, certo i castellammaresi si aspetterebbero una estate con tanti eventi e una festa fatta con i fiocchi, in realtà il tempo non c'è più per programmare l'estate castellammarese quindi dovremmo aspettare il prossimo anno magari avendo le idee più chiare.....
La raccolta differenziata non è una emergenza, lo diventa se guardiamo al dato nazionale certo attivare la raccolta differenziata al più presto è sempre meglio anche se la raccolta differenziata deve essere fatta e proposta con uno sgravio fiscale per i cittadini che aderiscono alla raccolta differenziata.
Chi vuole lasciare un commento lo può fare cliccando su commenti qui in basso

lunedì 23 giugno 2008

Di che schieramento politico sono i neo-consiglieri di Castellammare del Golfo?


Cari amici del Blog,
continuiamo a parlare del post elezioni, e prendo in considerazione un commento lasciato da Giacomo che può essere un interessante tema di discussione:
Giacomo ci ha scritto:
alcuni consiglieri neo-eletti, giovani o meno giovani, non hanno un preciso orientamento politico. Provo a tracciare un profilo: Blunda: sinistra moderata, moderatamente anti-berlusconiana; Scaraglino: destra; Mercadante: sinistra scolorita; Motisi: centro che guarda a sinistra e a destra. Cosa ne pensate?

Certo che per dare un giudizio su dove possono posizionarsi i consiglieri viene difficile, poichè il panorama politico odierno è totalmente stravolto. Non esistono più ideali politici di riferimento, potremmo stilare una sorta di pseudo :
Sappiamo che:
D'Aguanno, Palazzolo e Cruciata provengono da Alleanza Nazionale confluita nel PdL.
Di Legami sembra essere un giglio venuto fuori dalle rovine della Forza Italia post commissariamento.
Bucca è del PdL ma non saprei che ideali politici porta avanti.
Di non facile interpretazione sono i consiglieri del Gruppo di Lavoro e Sviluppo.
Potrei azzardare che Genna e Colomba potrebbero appartenere al gruppo di Forza Italia e quindi Berlusconiani...
Mercadante lo collocherei tra le fila del PD precisamente un ex ulivo-margherita.
Cusenza invece lo vedrei molto bene tra le fila dell'Udc, insieme a Paradiso e a Mattarella. Scaraglino di Destra? mah opterei per una situazione più moderata, potremmo azzardare un'alleanza nazionale.
Motisi un retaggio della vecchia Democrazia Cristiana.
Tutti gli altri hanno una denominazione ben precisa anche se una Lorena Di Gregorio la vedrei molto bene nelle file del PDL.

Se dovessi dare una collocazione mia politica già entrerei in crisi, ideologicamente uno sturziano che guarda verso destra, ma nel panorama politico, non mi sento di appartenere nè a Forza Italia in cui sono stato tesserato, nè ad Alleanza Nazionale specialmente adesso che è confluita nel Pdl dove non esiste una denominazione ben precisa. Interessante la Destra della Santanchè ...
Secondo voi a che gruppo appartengono i neo-consiglieri che provengono dalle liste civiche?

sabato 21 giugno 2008

ADDIO PIZZO "Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità".



Cari amici del Blog,
oggi vi parlo di Addiopizzo; Addiopizzo è un movimento aperto, fluido, dinamico; è formato da tutte le donne e gli uomini, i ragazzi e le ragazze, i commercianti e i consumatori che si riconoscono nella frase "Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità".
Addiopizzo è anche un'associazione di volontariato espressamente apartitica e volutamente "monotematica", il cui polo d'attrazione è la lotta alla mafia, e in particolare al racket delle estorsioni.


Questo movimento nasce nel 2004, l'inizio lo si è avuto quando una mattina nel centro di Palermo furano attaccati degli adesivi nel quale si diceva: UN INTERO POPOLO CHE PAGA IL PIZZO È UN POPOLO SENZA DIGNITÀ. (nella foto)
Il giorno dopo tutti i telegiornali regionali aprivano con questa notizia, in Procura i Pm che si occupano delle indagini sul racket si riunivano con i carabinieri per cercare di capire chi fosse l’autore dell’adesivo, e il prefetto di Palermo Giosué Marino convocava in prefettura il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. C'erano il procuratore generale, il comandante provinciale dei carabinieri, quello della guardia di finanza, il questore e i rappresentanti di Confcommercio, Assindustria e Confesercenti. Durante la conferenza stampa che seguì, un rappresentante di Confcommercio dichiarò che avrebbero fatto istituire subito un nuovo numero verde per raccogliere le denunce anonime (la Confesercenti ne aveva disattivato uno poche settimane prima perché non chiamava mai nessuno; quello nuovo non avrebbe avuto migliore fortuna) e la Camera di Commercio fece sapere che avrebbe fatto nascere un comitato di monitoraggio del fenomeno e di sostegno a commercianti e imprenditori.
L’adesivo non era firmato e tutti pensarono all’iniziativa di qualche commerciante. Ma si trattava del clamoroso gesto di sette cittadini poco meno che trentenni.

Noi, gli ideatori dell’iniziativa, spiegammo le nostre motivazioni con un’intervista al Giornale di Sicilia e con una lettera aperta alla città, pubblicata integralmente dall’edizione cittadina di La Repubblica del primo luglio. Per fare un breve e parziale punto della campagna che, tra alti e bassi, continua coinvolgendo numerose decine di cittadini, non possiamo non riproporre la nostra lettera:

“Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità.
Attaccando dei semplici adesivi speriamo di affermare tra le strade della città una verità che pensiamo debba essere di dominio pubblico. La nostra pratica è un piccolo e fragile segno di implicita resistenza.
Si è detto che la mafia, militarmente e non solo, stava per essere sconfitta dallo Stato. Qualche altra volta ci siamo sentiti dire che con i mafiosi in qualche maniera ci dobbiamo convivere, che entro certi limiti la malavita organizzata è una cosa fisiologica. Oggi invece si parla sempre meno di mafia, usura e racket, termini che rischiano di cadere in disuso. Ma la verità noi siciliani la sappiamo bene: ogni esercizio commerciale che fa un buon fatturato, se non è “amico degli amici”, deve pagare il pizzo. Tutti, nessuno escluso. Poco magari, ma tutti versano denaro “per essere protetti”. Tutto ciò è saputo da tutti i siciliani. E quotidianamente dimenticato.
Quando giornalmente facciamo la spesa pensiamo forse che comprandoci semplicemente di che vivere abbiamo appena lasciato denaro anche alla mafia? Certo che no, eppure è così. Se i panifici, i negozi d’abbigliamento, i tabacchi, i bar, le carnezzerie, i negozi di forniture per uffici, le pescherie, le librerie, le gelaterie, i cinema, i fiorai, i negozi di giocattoli, le onoranze funebri e chi più ne ha più ne metta, sono costretti a pagare il pizzo, lo fanno con i soldi che tutti quanti spendiamo in questi esercizi commerciali. Se una percentuale del loro guadagno va alla mafia, una percentuale, seppur minima, dei nostri soldi va alla mafia. I commercianti pagano per non aver bruciato il locale, o perché soggetti a continui atti di intimidazione. Tutti gli altri pagano, paghiamo per “aver protetta” l’integrità della nostra coscienza dalla consapevolezza che siamo schiavi di un sistema capillare di violenta prevaricazione. Paghiamo per dimenticare che l’insieme di tutti i passi che percorriamo quotidianamente per fare la spesa definisce le maglie della rete economica con la quale la mafia si sostenta e ci opprime.
Perché accade tutto ciò? Ci sono molteplici spiegazioni, storiche, sociologiche, psicologiche, economiche e politiche. Ma quasi tutte presuppongono un punto di vista esterno, neutro e oggettivo che non tira mai in ballo il soggetto che cerca di definire il fenomeno mafia. Se un siciliano vuole dare un giudizio sulla mafia, in una maniera o nell’altra, dovrebbe darlo anche su sé stesso, sulla sua maniera di stare insieme agli altri. La mafia è innanzitutto una questione che riguarda i siciliani, e da siciliani, cioè da membri di quella comunità che crea e subisce la mafia, allora pensiamo: il nostro popolo ha creato e si è sottomesso alla mafia. È perverso: si è fatto schiavo di sé stesso. Ma forse in realtà non ci si sente un popolo, cioè veri siciliani, o più probabilmente, non si ha la forza e il coraggio di esserlo. Ognuno pensa per sé e nella migliore delle ipotesi ci aspettiamo che lo Stato arresti tutti i boss, come se non fossimo a conoscenza del retroterra di degrado culturale e sociale nel quale vengono incubati i mafiosi che verranno. Perché tutti quanti, più o meno indirettamente, paghiamo il pizzo? Ci abbiamo pensato su un po’ e abbiamo detto: siamo un popolo senza dignità. Da questa strana risposta abbiamo capito che ci sentiamo parte di una moltitudine che subisce molto e capisce poco. Dalla semplicità di questa risposta, che in realtà è una semplice affermazione di principio, c’è venuta l’idea di attaccare gli adesivi. Vorremmo proporre questo principio per spiegare in maniera diversa il fenomeno mafia, ma prima vogliamo sapere che cosa ne pensano gli altri siciliani. Essendo dei “signor nessuno” ci siamo presi lo spazio che ci serviva per esprimere il nostro pensiero. Abbiamo conservato l’anonimato perché non intendiamo capitalizzare alcun consenso per diventare “qualcuno”, ma soprattutto perché speriamo che siano in tanti a fare la stessa cosa. Per noi non conta che sia un politico, Tizio o Caio, a fare questa affermazione di principio, ma una moltitudine di siciliani. La responsabilità della situazione degenerativa in cui tutti noi viviamo, non è solo dei commercianti, ma di tutta la società di cui anch’essi fanno parte. Non si può chiedere a un singolo cittadino, o commerciante, di immolarsi per la causa. Se tutti noi ci ribellassimo e reagissimo, non ci sarebbe più bisogno di eroi o martiri. Ricordate dopo le stragi del '92 la frase che divenne, in quel frangente storico, il simbolo della lotta alla mafia? Diceva le vostre idee cammineranno sulle nostre gambe. In quei mesi sembrò che qualcosa potesse cambiare, ma se ci fossimo riusciti veramente non saremmo oggi in questa situazione di sudditanza al fenomeno mafioso. Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità: quando questo principio sarà nella testa e nel cuore di tutti i siciliani, riscoprendo l’amor proprio, ci saremo liberati del cancro mafioso.
Questa, almeno, è la nostra convinzione. Siamo uomini e donne abbastanza normali, cioè ribelli, differenti, scomodi, sognatori.
La parola al popolo siciliano.”

Leggi il resto sul sito: http://www.addiopizzo.org

venerdì 20 giugno 2008

PRIMA INIZIATIVA DEL BLOG: RECUPERO DELLE ICONE NELLA GROTTA DI SANTA MARGHERITA A CASTELLAMMARE DEL GOLFO



Cari amici del Blog,

finalmente abbiamo il Sindaco, ed ecco puntuali iniziamo la nostra prima iniziativa da chiedere al Sindaco di Castellammare del Golfo, l'ing. Marzio Bresciani.

Egregio Sindaco Bresciani,
il nostro Blog è interessato a farle una richiesta particolare che riguarda il recupero e il restauro della grotta di Santa Margherita.
Le chiediamo di interessarsi al recupero di questo nostro patrimonio culturale di altissima qualità, l'accesso alla grotta è possibile quasi esclusivamente dal mare, tranne l'utilizzo via terra per impervi sentieri a strapiombo sul mare.
Le chiediamo che si ponga in essere uno studio per il recupero e il restauro delle icone che vi sono nella grotta e la progettazione di un percorso via terra che porti all'ingresso della grotta nel pieno rispetto della costa, della flora e della fauna.

con osservanza
IL Blog di Nicolò Lentini

A chi non conosce la grotta di santa Margherita eccovi alcuni cenni:

Ad alcuni chilometri di distanza da Castellammare, in una parete rocciosa a strapiombo sul mare, si apre una grotta ad un'altezza di circa quindici metri, sufficiente ad assicurare la preservazione dell'antro dall'invasione delle acque marine. L'ambiente, di difficile accesso dal lato di terra, risulta anche dal lato del mare non facilmente raggiungibile ed appare preceduto da un piccolo ballatoio realizzato con filari di conci in pietra e terra battuta, dal quale si gode l'ampia vista del golfo e dell'azzurra distesa delle acque.

L'accesso all'antro appare parzialmente chiuso da un muro in pietra e muratura, nel quale è stato predisposto lo stipite di una porta in regolari conci squadrati di tufo, probabilmente una chiusura della grotta mai completata; nella parete della grotta opposta al battente non è dato infatti rilevare altra traccia di muro o di muratura.

L'ambiente interno, asciutto, levigato e profondo circa diciassette metri, consta di due parti: una, di circa dieci metri per cinque, in buona luce con ampie pareti lisce, l'altra di circa sette metri, di forma circolare in penombra.

Una serie di affreschi realizzati sulle pareti laterali della grotta esposte alla luce rappresenta, su di un fondo bianco riquadrato in rosso ed incorniciato all'interno in giallo, diverse figure: dal lato destro dell'ingresso una Madonna con Bambino, affiancata da un Santo e da un altro pannello a destra, contenente un personaggio non identificato, che indossa all'apparenza un manto serico decorato e svolazzante; in fondo un grande pesce ed una Santa circondata da Angeli; sul lato opposto, a sinistra dell'ingresso, una Crocifissione ed altre figure, allo stato attuale di difficile lettura a causa della sporcizia e dei danni arrecati dal tempo e da qualche irriguardoso visitatore.

Lo straordinario ambiente - certamente noto agli anziani del luogo - già nel 1976 fu segnalato da G. Pottino a U. Mirabelli e, con l'ausilio di qualche foto di P. Thomas e B. La Bruna, posto all'attenzione di R. La Duca, che ne dette ripetutamente notizia e lo attribuì al XII sec., pur non avendo avuto la possibilità di visitarlo[1]. Da allora il sito è rimasto del tutto trascurato, perché non facilmente rintracciabile e, ancor di più, per la difficoltà dell'accesso. Ma ciò è valso a preservarlo in buone condizioni.

Gli affreschi della grotta, che la tradizione locale indica di S. Margherita, appaiono databili piuttosto al XIII/XIV sec. e sembrano far parte di un ciclo pittorico di unitario concepimento che prevedeva la realizzazione di una Madonna col Bambino del tipo "eleusa" (affettuosa) affiancata da un Santo, barbato e con libro, da un personaggio non identificato e, sulla parete opposta, di una Crocifissione e di una teoria di altre figure delle quali restano ormai solo labili tracce. Un unico affresco sovrapposto successivamente probabilmente preserva al di sotto integre le più antiche immagini.

Straordinaria è l'intuizione scenografica mirante a porre la figura di un grande pesce su di un arco roccioso al fondo dell'antro in un punto separante il vestibolo della grotta dal più profondo recesso. Evidentemente con tale figura marina, curiosamente rappresentata con lunghe ciglia, sguardo sornione, squame, maligna lingua pendula e grandi denti aguzzi, si intendeva raffigurare il Male, che si snodava sinuosamente per le asperità dell'antro e che finiva con il lungo corpo e la coda per essere sovrastato dalla santa figura della Madonna.

Dal buio della cavità, posta dinnanzi alla splendente distesa azzurra delle acque del Golfo di Castellammare, emerge l'ingenua rappresentazione di un incubo marino dell'ignoto pittore del XIII/XIV sec., che affida alla Madonna e alle figure Sante che ricoprono le pareti della grotta il compito di proteggere se stesso e la gente del mare dai mostri che lo popolano e dal Male del mondo.

Se la Madonna è apparsa confrontabile con l'Odigitria del sec. XII della Cappella Palatina di Palermo[2] il pesce con un caratteristico muso di delfino o di squalo (carcharinus carcharias) - animali nella realtà privi di squame e di lingua, che sovente disturbavano l'ingresso dei tonni nella tonnara ('mbistini) – appare rievocare dettagli di bestie ed animali fantastici rappresentati sulle trecentesche travi di Palazzo Steri a Palermo[3] e sopratttutto la raffigurazione del Maligno come cane con corpo di serpente o basilisco nell'"albero della vita" del portico meridionale della Cattedrale di Palermo, databile tra il 1129 ed il 1429[4].

La figura della Santa, affiancata da due angeli oranti, è invece sovrapposta agli affreschi più antichi, che risultano parzialmente nascosti. Si tratta di un affresco del XVII sec. di buon disegno, ma alquanto danneggiato da graffiti ed iscrizioni moderne. Esso rappresenta forse S. Margherita affiancata da due angeli che si affacciano da una struttura merlata - allo stato attuale di non chiara lettura - forse il vicino Castello a mare. Secondo la tradizione, tale Santa avrebbe avuto il potere di vincere il Drago con il semplice segno della croce, calcando il mostro - in particolare marino – e di consentire così il superamento di ogni paura[5].

La sovrapposizione di quest'ultimo affresco alle diverse raffigurazioni trecentesche indica una lunga continuità di culto nell'ambiente, denotata anche da un apparente ripristino di una sottostante e più antica raffigurazione con Angeli nella medesima posizione, ma con colori più accesi, forse cinquecentesca.

Nella parete di fronte, una Crocifissione con un apostolo o una Maddalena - coeva alla Madonna con il Bambino - e qualche altra figura necessitano almeno di un po' di pulizia, per rendere possibile un'accurata lettura ed una migliore interpretazione.

La zona era stata concessa fin dal 1097 da Ruggero I al monastero basiliano di Sancta Maria de Boico, presso Vicari, che in eremi – laura avviava giovani monaci ed eremiti a tradurre la fede in superamento delle passioni ed a conseguire quella apátheia che il contatto con una natura splendida ed il recupero dei valori e bisogni essenziali della vita indubbiamente favorivano[6].

La presenza del mostro marino nell'antro sembra dunque aver determinato la denominazione dell'antro e la successiva realizzazione di un'immagine di Santa Margherita, vincitrice del Drago, trasformando un primitivo eremo sul mare – uno dei pochissimi sopravvissuti con originarie ed originali decorazioni marine - in un ambiente sede di un culto particolare legato alle acque ed ai suoi mostri, episodicamente frequentato da pescatori e cacciatori provenienti dalla vicina Castellammare. Il tentativo di trasformare tale ambiente in una cappella rupestre sul mare non venne però mai portato a termine.

Sul fondo dell'antro un tumulo di pietre segnala forse la deposizione del santo eremita, che, posta in prossimità del più profondo recesso della grotta, levigato da un uso antico e costante, indica al tempo stesso il suo antico giaciglio.

Altre grotte di difficile accesso lungo la medesima scogliera, che potrebbero confermare l'ipotesi dell'esistenza di una vasta laura marina di età medioevale, attendono ancora di essere raggiunte ed esaminate.


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Note
[1] La Duca, L'eremita aveva anche un pennello, La città perduta, IV, 1978, pp. 97 – 99; Id., La tonnara di Scopello, Palermo, 1990, pp. ss.

[2] La Duca, op. cit., p. 98

[3] Gabrici, Levi, Lo Steri di Palermo e le sue pitture, Milano- Roma, 1932 (rist. Palermo, 1993), tavv. LXI; LXXXIII; Bologna, Il soffitto della Sala Magna allo Steri di Palermo e la cultura feudale siciliana nell'autonno del Medioevo, Palermo, 1975.

[4] Meli, Un albero pieno di vita. Opera riscoperta nel portico meridionale della Cattedrale di Palermo, Palermo, 1991, pp. 19 e 35, figg. 45 e 51.

[5] . Margherita di Antiochia di Pisidia, detta in Oriente anche Santa Marina, fu decapitata secondo una Passio al tempo di Diocleziano (307) e venne sovente rappresentata nell'atto di abbattere un drago, talvolta con una collana di perle (margaritae). Si ritiene che le sue reliquie siano state portate nel X sec. a Montefiascone nel Lazio. Essa fa parte dei quattordici Santi Ausiliatori e delle Quattuor Virgines Capitales. Krauss, Uthemann, Quel che i quadri raccontano, Milano, 1994, pp. 496 e s.

[6] La Duca, l. c..

Fonte: www.archaeogate.org

Il giornalista Fabio Barbera ci parla del nuovo Sindaco Bresciani


Cari amici del Blog,
vi riporto un articolo scritto da Fabio Barbera nel quale fa delle sue considerazioni riguardo al nuovo sindaco Bresciani :
corsivo mio....

Nuova amministrazione a Castellammare con il primo cittadino che proviene dal mondo dell´imprenditoria: "Il Sindaco che pagava il pizzo"

Ci hanno creduto un po´ tutti a Castellammare. Si: il candidato a Sindaco Marzio Bresciani, imprenditore e consigliere delegato della Sicilgesso, rappresenta il cambiamento, il nuovo che si impone sul già sentito, la vera garanzia di rinnovamento. E il rinnovamento a C/Mare lo volevano davvero tutti dopo essere stati catapultati dritti dritti nel baratro di un commissariamento per mafia. Così è stato quasi un pebliscito: Bresciani è diventato il nuovo sindaco di Castellammare del Golfo superando il 60% dei consensi (un po´ meno del suo predecessore Giuseppe Ancona che di voti ne aveva presi intorno al 70% attestandosi l´onore di essere il Sindaco più votato d´Italia ma portandoci poi al triste epilogo che tutti conosciamo). E proprio sul tema del dopo-commissariamento di radicale cambiamento non se n´è potuto parlare, visto che ad appoggiare il candidato Bresciani con le proprie liste, infatti, sono in parte volti e nomi che di quel commissariamento ne sono stati i diretti interessati, perché amministratori nella giunta accusata di aver coinvolto nella gestione del golfo la malavita organizzata.

Bisogna dire che la novità di queste elezioni, sta nel fatto che coloro che hanno portato il Comune al Commissariamento hanno fatto un flop, che forse non si aspettavano, bisogna anche dire che Bresciani non è sceso in politica di sua spontanea volontà ma gli è stato chiesto ed è stato appoggiato da liste in cui abbondavano commercianti piccoli imprenditori e artigiani, coloro che stavano dietro (e bravo Fabio che non hai il coraggio di fare i nomi), non sono quelli che facevano parte del commissariamento, ma forse erano coloro che hanno fatto politica tanto tempo fa e che hanno avuto il ruolo più di coordinatori che impositori delle loro idee


Ma a Castellammare i cittadini hanno un grado di tolleranza molto ampio e lasciano scorrere. Lasceranno scorrere anche la sentenza del tribunale di Trapani che racconta di come nella gestione Bresciani risultasse comprovato che la Sicilgesso pagasse il pizzo non ad una famiglia, bensì addirittura a due!!! Il motivo è che l´azienda Sicilgesso si trova al confine tra due città e per questo doveva spartire il pagamento tra le due famiglie che operavano sui due differenti territori. A mettere in luce la situazione sono stati i pentiti ascoltati dai pm di Trapani che hanno raccontato: "...la Sicilgesso pagava sia alla famiglia di Castellammare che di Calatafimi circa 20 milioni l´anno". Bresciani però al processo ha optato per la reticenza, dichiarando di non aver mai ricevuto richieste né di avere mai pagato, nonostante ad un rappresentante di una delle famiglie fosse stata trovata la mappa delle estorsioni dove si poteva leggere: "SICILGESSO PER ALCAMO E CALATAFIMI A METTA´" e nonostante il tribunale confermi la situazione formulando questa sentenza: "Trova, dunque, puntuale e precisa conferma il fatto che la ditta Sicilgesso pagasse "il pizzo" che veniva poi diviso a metà tra le due famiglie". Insomma, l´azienda che fu amministrata dal nuovo Sindaco di Castellammare del Golfo, sentenza alla mano, ha avuto rapporti con le famiglie legate alla malavita organizzata del territorio. Ci sarebbe da chiedersi se un Sindaco che pagava il pizzo possa considerarsi abbastanza "pulito" da poter amministrare un paese che proviene da una gestione commissariale per mafia, se sia abbastanza forte da riuscire a non scendere nuovamente a compromessi.

Ci sarebbe da chiedersi se una persona che in tribunale dichiara di non aver mai ricevuto richieste né di avere mai pagato, debba essere considerato ugualmente una persona che paga il pizzo, considerato il fatto che nell'azienda lui non è il propretario ma al limite quello che ne gestiva il personale e la macchina operativa, considerato il fatto che non ha subito processi per associazione mafiosa quindi bisogna dimostrare che lui personalmente pagava il pizzo per conto della Sicilgesso, non possiamo sostituirci ai magistrati che sono i designati a giudicare se una persona è pulita o meno, ed è ancora più grave dire che una persona paga il pizzo solo per un pregiudizio ideologico di matrice comunista che vede malaffare in ogni persona che sta a destra

Ci sarebbe da chiederselo ma non se lo chiederà nessuno, visto che questa Sicilia è abituata a tutto questo e forse anche a roba peggiore di questa! Basta chiedere in giro cosa ne pensano i cittadini castellammaresi per sentirsi rispondere: "Ma tanto il pizzo lo pagano tutti!". D´altronde la nostra è la Sicilia che ha votato lega nord. E´ la Sicilia che ha votato in massa un Cuffaro, ex presidente della regione condannato al carcere e all´interdizione dai pubblici uffici, consegnandolo di fatto agli scranni del senato e regalandogli così un bel pienone di immunità e di impunità! Anche allora si festeggiava per le strade, qualcuno col sorriso sulle labbra dichiarava: "Lui è uno di noi! Un altro delinquente che ce l´ha fatta! ".

www.barberafabio.spaces.live.com

Ci sarebbe da chiedersi se l'utilizzo della denigrazione dell'avversario politico sia uno strumento adeguato che la sinistra deve utilizzare per vincere delle elezioni o invece non optare per i programmi e sulle scelte politiche e considerare che la gente si è stufata di queste sterili polemiche e di accuse non fondate e comprovate ma che servono solo a buttare fango sulle persone solo per il gusto di infangarne la rispettabilità. Bresciani non è un delinguente, non è un mafioso ma una persona stimata e rispettabile.

CUBA - REVOCATE LE SANZIONI DIPLOMATICHE DELL'UE


Cari amici del Blog,
Vi riporto una notiziola che forse vi potrebbe interessare ossia i 27 paesei dell'Unione Europea hanno deciso di ''revocare le sanzioni diplomatiche contro Cuba, imposte nel 2003 e sospese temporaneamente nel 2005''. Così come espresso dalle parole del ministro degli Esteri spagnolo Miguel Angel Moratinos: ''I ministri degli esteri dei 27 hanno deciso di togliere le sanzioni imposte nel 2003 e di avviare una nuova fase nelle relazioni con Cuba, senza queste sanzioni che non sono servite a molto, se non a nulla''. La decisione ha suscitato non poco malumore tra i dissidenti cubani e tra gli americani che avevano già fatto sapere di non gradire affatto. Reticenti anche Germania, Repubblica ceca e Svezia, che hanno chiesto e ottenuto di sottoporre il dialogo con Cuba ''ad una valutazione annuale''.
Era ora che si inizia una fase di normalizzazione dei rapporti con Cuba, segno dei tempi che sono cambiati...
Fonte: LaDestranews.it

giovedì 19 giugno 2008

A PROPOSITO DEL TOTO-SCOMMESSE - SPECIALE ELEZIONI COMUNALI 2008 CASTELLAMMARE DEL GOLFO


Cari amici del Blog,
vi ricordate? tempo fa abbiamo messo il toto-scommesse su chi sarebbero stati i nuovi consiglieri comunali, tanto per vedere chi tra i tanti che hanno lasciato una lista ci hanno azzeccato e chi no. La mia lista era la seguente:
PDL: BONVENTRE EPIFANIO, CIUFIA, PILARA, D'AGUANNO, PALAZZOLO, CRUCIATA = 3
ANDIAMO OLTRE: MANCUSO = 0
PSDI: MIMMO COMO, BLUNDA = 1
CDU: CANZONERI, MATTARELLA, PARADISO = 2
LAVORO E SVILUPPO: FODERA', MERCADANTE
MPA: CALABRO', NORFO, MERCADANTE, = 1
UDC: NAVARRA, BONVENTRE, GERVASI, = 1
PD: GRASSA, PORTUESI
RC: NAVARRA (COPPOLA)
9 SU 20

IL PROF CI AVEVA DATO QUESTI:
PDL: PILARA, MAIORANA, DI LEGAMI, D'AGUANNO, DI STEFANO (PALAZZOLO)
PSDI: BLUNDA COMO
ANDIAMO OLTRE: MANCUSO
UDC: CANZONERI, MATTARELLA
LAVORO: MERCADANTE, NORFO, (CALABRO')
UDC: GERVASI, BONVENTRE, TURRICIANO
PD: GRASSA
DS: 1 CONSIGLIERE
6 SU 20 PROFESSORE PROFESSORE .....

PN AVEVA DETTO:
pdl: bonventre-pilara-monticciolo-di legami-d'aguanno
oltre: motisi-(mancuso)
psdi:como-anselmo?-blunda
ucd: canzoneri-stabile-scaraglino
lavoro: genna-cusenza-mercadante
mpa:mercadante-norfo-calabrò?
udc:bonventre-cacciatore-buccellato
pd: grassa
rc: navarra
9 SU 20

ROBERTO AVEVA DETTO:
PDL: Bonventre, Ciufia, Monticciolo, Pilara, Peppe Cruciata
Bresciani Sindaco: Motisi
PSDI: Bannino
CDU: Canzoneri, Notaro, Scaraglino
MPA: Cusenza, Norfo, Mercadante
UDC: Bonventre, Turriciano, Gervasi
PD: Fundarò, Grassa, Cruciata
RIFONDAZIONE: Coppola
6 SU 20 Roberto siamo un pò bassini ehehhe

ALESSANDRA CI AVEVA DETTO:
Democratica Unita:Scaraglino
PDL:Barone,Crociata,Pilara,Di Legami,D'Aguanno?
PSDI:Blunda,Como?Bannino?
Lavoro Sviluppo:Genna,Ferrarello?Venezia
MPA:Norfo
UDC:Gervasi,Bonventre
PD:Grassa,Cruciata?,Maltese?
Andiamo Oltre:Motisi,R.Como?
Rifondazione Comunista:Coppola?Di Nicola?
10 SU 20 COMPLIMENTI UN'OTTIMA ANALISI

mercoledì 18 giugno 2008

LA MESSA TRADIZIONALE TRIDENTINA - PADRE VINCENZO NUARA vs mons. PIO VIGO vescovo di ACIREALE.


Cari amici del Blog,
oggi parliamo di Chiesa, e vi voglio portare alla conoscenza di un caso che riguarda due persone che conosco benissimo: il Reverendo p. Vincenzo M. Nuara, O.P. e Mons. Pio Vigo Arcivescovo di Acireale. Perchè interessarsi a questi due individui? Semplicemente perchè P. Nuara è stato rimosso senza preavviso dalla carica di Rettore della chiesa di S. Rocco in Acireale e dunque non più in facoltà di stabilire il culto nella stessa, impedendogli di fatto la possibilità di celebrare la S. Messa Tridentina secondo le disposizioni del Motu Proprio “Summorum Pontificum” di S. S. Benedetto XVI e da Vicario episcopale per la Vita consacrata della medesima Diocesi da mons. Pio Vigo. Come vi dicevo conosco molto bene sia Padre Nuara, con cui ho lavoro proficuamente per tanti anni, partecipando alle riunioni del Gris, e alle riunioni della Conferenza Episcopale Siciliana dove ero il sostituto del delegato diocesano per l'Ecumenismo e il dialogo, Mons. Adragna, mentre P. Nuara partecipava alla C.E.Si in quanto presidente per il GRIS di Palermo. Conosco anche mons. Pio Vigo infatti nel 1997 andai con lui in Missione in Tanzania e mi sembra incredibile che entrambi siano entrati in conflitto.
Innanzitutto voglio dare piena solidarietà a Padre Nuara, ricordo ancora le lezioni di Gregoriano che cercava di farci imparare e le adorazioni eucaristiche e con quanta solennità venivano celebrate nella Cappella di Santa Caterina a Palermo.
Per quanto riguarda Mons. Pio Vigo, molte volte l'ho visto troppo debole nel prendere decisioni molto spesso fallimentari, specie durante il suo mandato episcopale nella Arcidiocesi di Monreale, decaduta a semplice diocesi senza che lui abbia alzato un dito in merito al mantenimento dell'Arcidiocesi.
Tanto per comprendere di cosa sto parlando vi invito a leggere questa lettera di alcuni giovani che amano andare a messa non celebrata come la vediamo noi ogni domenica ma preferiscono il rito che veniva utilizzato quarant'anni fa prima che il concilio rinnovasse la liturgia della messa che viene denominata Messa Tridentina.

Il gruppo “Giovani e Tradizione” a seguito della grave decisione del Vescovo di Acireale presa con il placet dei Superiori dell’Ordine domenicano (il Provinciale ed il Priore di Catania), esprime piena ed incondizionata solidarietà al Reverendo p. Vincenzo M. Nuara, O.P. rimosso senza preavviso dalla carica di Rettore della chiesa di S. Rocco in Acireale -e dunque non più in facoltà di stabilire il culto nella stessa, impedendogli di fatto la possibilità di celebrare la S. Messa Tridentina secondo le disposizioni del Motu Proprio “Summorum Pontificum” di S. S. Benedetto XVI- e da Vicario episcopale per la Vita consacrata della medesima Diocesi.

Questo increscioso ed immotivato atto, nelle modalità fredde e prive di carità cristiana in cui è avvenuto, è solo l’ultimo atto di una lunga serie di intimidazioni, aggressioni verbali, stravaganze giornalistiche ed umiliazioni cui p. Nuara è stato oggetto da quando ha deciso di obbedire al S. Padre esaudendo le richieste rivoltegli dai fedeli di celebrare la S. Messa Tradizionale.

Non per ultimo sottolineiamo che domenica scorsa (4 Maggio) p. Nuara ha dovuto egli stesso per due volte (alle ore 11,00 e alle ore 19,00) dare la notizia dei sopracitati provvedimenti ai fedeli increduli e sconvolti, umiliandosi così oltremodo, in quanto nessuno dei suoi diretti superiori – perfettamente al corrente delle decisioni prese su di lui – ha ritenuto opportuno essergli vicino e sostenerlo in quella imbarazzante situazione.
Tralaltro nessuno si è preoccupato di provvedere all’invio di un sacerdote per la celebrazione della S. Messa né al mattino, né alla sera.

Ci si chiede di quali gravi colpe si sia macchiato p. Nuara, quali gravi atti abbia compiuto per meritare tale trattamento, vista l’energia e l’impegno con i quali sempre si è speso per il bene della comunità acese?

Forse la sua più grave colpa è stata quella di rimanere pienamente fedele alla Chiesa Cattolica e di obbedire al Papa e di celebrare la S. Messa Tradizionale?

A dimostrazione di ciò, martedì 6 Maggio, dopo la prima messa celebrata da un suo confratello, lo stesso ha provveduto immediatamente a smantellare l’altare predisposto per celebrare “coram Deo”.

Ci auguriamo che quanto prima questa situazione rientri e che tutto si risolva per il meglio.

Preghiamo il Signore e la Madonna in questo momento di prova affinché sorreggano noi e chi ha il potere di prendere le decisioni opportune.

Acireale 06 Maggio 2008

Angelo Pulvirenti
Coordinatore di “Giovani e Tradizione”

Caro Angelo Pulvirenti ti esprimo tutta la mia soliderietà per quello che vi sta accadendo, molte volte si cerca di dare solidarietà a gruppi protestanti e interreligiosi anzichè dare risalto alle realtà parrocchiali e diocesane sane.
Ti prometto che approfondirò il tema rispondendo invece alle due Chiese che realmente esistono all'interno della Chiesa moderna.

Congratulazioni ai nuovi eletti al Comune di Castellammare del Golfo - SPECIALE ELEZIONI COMUNALI


AUGURI VIVISSIMI....

Innanzitutto vorrei ringraziare il Consigliere Simone Scaraglino per l'invito in pizzeria per festeggiare la sua elezione, sono partecipe della tua felicità e grazie per il tuo interessamento al Blog e relativa pubblicità.

Vorrei anche fare gli auguri al Consigliere Alessandra D'Aguanno per la sua elezione al consiglio, che abbiamo sostenuto nel corso della campagna elettorale.

Auguri anche a Peppe Norfo, con il quale abbiamo fatto dei pronostici sui risultati finali.

Auguri anche Piero Colomba, Antonio Mercadante, Maurizio Paradiso e Lorena Di Gregorio, spero di poter avere un rapporto dialogico e che sostenerete le iniazitive che il Blog ha intenzione di portare avanti.

Agli amici Giuseppe D'angelo, Lentini Nicola, Pietro Ilardi (PDL), Mariella Lorito, Mario Di Filippi, Gisella Venezia, Antonino Navarra, Domenico Grassa, Matteo Coppola, Giacomo Galante, Piero Ilardi (RC), Roberto Filogamo, Nicola Di Bartolo e Vincenzo Vivona l'invito a continuare questa esperienza politica con coerenza per il bene del paese. Melodia avanzo una colazione ... per poco te la dovevo offrire io ....

Vorrei ringraziare il sito: DiarioElettorale WeBlog da cui ho preso notizie per la creazione dei post
Grazie a CiccioGianquinto per aver segnalato il Blog sul suo sito dandogli una grande visibilità GRAZIE CICCIO

GRAZIE A TUTTI COLORO CHE HANNO VISITATO IL BLOG, PORTANDOLO AD ESSERE ALL'OTTAVO POSTO NELLA GRADUATORIA DI GOOGLE.

martedì 17 giugno 2008

Considerazioni politiche sui risultati elettorali - Speciale elezioni comunali e provinciali 2008 Castellammare del Golfo


Cari amici del Blog,
vorrei commentare e fare una analisi sulle nostre recenti elezioni comunali, vi propongo il mio punto di vista, che voglio condividere con voi:
1) La pesante sconfitta di Rifondazione ComunistaMalgrado non sono uno di sinistra, mi dispiace che nessun seggio sia stato assegnato a Rifondazione Comunista, questo partito che ha una storia ormai viene relegato ai ricordi del passato, nella nostra realtà locale, lotte intestine all'interno del partito lo hanno reso insignificante, mi sento di dire che la colpa di questo fallimento non debba essere dato alla gente che si riscopre essere di destra, ma forse alla mancanza di intraprendenza di coloro che ne hanno la reggenza. Mi riferisco specialmente a Camillo Navarra, che forse è stato un freno alle nuove leve, che sicuramente hanno una visione politica della realtà e della sinistra, totalmente differente. Forse la sconfitta farà capire che è meglio mettersi da parte e dare finalmente voce ai giovani all'interno del partito. Sembra incredibile costatare quanto sia disorganizzato il partito, tanto da non riuscire a mettere 20 candidati nella sua lista, ma addirittura a cercarne al di fuori del partito. Forse alcuni dovrebbero comprendere che la polemica molte volte poco costruttiva a tutti i costi, la denigrazione politica ai danni di altri partiti o di esponenti politici, il vedere sprettri e ombre in qualsiasi persona alla fine non paga, la gente è stanca di sentire litigi e accuse tout court, la gente vuole vedere delle persone che si danno da fare per migliorare le cose e non di giudici che polimezzano su quello o su quell'altro. Si va avanti con proposte serie, mediando con altri gruppi, essendo per lo più concilianti, cercando di trovare un accordo, anzichè rimanere nelle proprie posizioni, vedendo solo il proprio punto di vista e non vedendo che forse il mondo attorno è cambiato, e che i loro parametri risultano essere ormai obsoleti. Quindi caro Camillo Navarra, con affetto mi sento di dirti che devi considerare l'ipotesi che forse è conveniente per non perdere la storia di un partito, forse devi metterti da parte e dare spazio ai giovani come Matteo Coppola e Giacomo Galante, facendoti riflettere sul fatto che Vivona ha preso 6 voti mentre un Margagliotti da anni nel partito ne ha preso 8. Un leader di partito deve creare un gruppo e da lì iniziare un processo costruttivo per il paese se non riesci ad essere un leader passa la palla a qualche altro.
2)Partito delle Libertà
Il dato che emerge è che gli eletti della PDL sono coloro i quali provengono dalle fila di Allenaza Nazionale, il che ci porta a fare una ulteriore riflessione, da una parte Alleanza Nazionale poi confluita nel Popolo delle Libertà, ha continuato nel tempo a costruire un gruppo di lavoro che si è organizzata in maniera tale da portare un buon risultato elettorale malgrado la cocente sconfitta che proveniva dal Commissariamento, il popolo sovrano con il suo voto ha dato un segnale inequivocabile ai politicanti ed ex consiglieri: NON VI VOGLIAMO! Il segno distintivo di questa volontà a chiudere con il passato è senza dubbio la costatazione di notare che anonimi hanno affisso il giorno prima delle elezioni dei volantini nel quale si chiedeva alla cittadinanza di non votare coloro che avevano causato il commissariamento, poichè sarebbe bastato dimettersi e andare al voto per non subire l'umiliazione del Commissariamento per mafia.
I due partiti di Forza Italia, non hanno mai puntato nè sui giovani nè di creare un gruppo coeso per rinnovarsi, anche se il vento è a favore ma non si hanno le vele aperte non si va avanti, l'ex sindaco Ancona anzichè cercare di rientrare in politica non capendo che ormai si è bruciato poteva creare un gruppo giovani o una nuova classe politica che poteva portare ad un maggiore successo la sua coalizione.
3) Partito Democratico.
Anche il Partito Democratico ha avuto la sua batosta, ma la valutazione è nettamente diversa rispetto a quella di Rifondazione Comunista. Non solo il partito sta tentando di organizzarsi portando al suo interno delle nuove forze, ma anche avuto il coraggio e la coerenza di non mettere all'interno della sua lista ex consiglieri comunali della vecchia amministrazione, questo ha portato una rottura all'interno del partito, tanto da far venire a qualcuno la brillante idea di cercare persone al di fuori del comune andando a cercare qualcuno di Alcamo, il che ha comportato una perdita immane di voti.... Salvo Bologna essendo il segretario del partito avrà l'abilità di portare avanti dei progetti e anche in questo caso dando spazio alle voci giovanili al suo interno.
4) TANTI GIOVANI Ed INESPERTI
Sicuramente la novità di questa tornata elettorale è l'alto numero di giovani presenti in consiglio, di per se non la vedo di cattivo occhio, anzi che ben venga il rinnovamento, avranno modo di farsi le ossa ed iniziare a camminare con le loro gambe, certo ci viene da chiedere che ruolo avranno coloro che vi stanno dietro, cioè quelli che li guideranno, ci auguriamo che questi ragazzi abbiano la capacità di ragionare con la loro testa e di prendere le distanze da imposizioni che potrebbero provenire dall'esterno e magari ribellarsi ad essi, se vi trovano qualcosa di sbagliato. A voi giovani, che siete la speranza di un rinnovamento per il nostro paese, a voi che siete i portatori sani di nuove iniziative che aprono ad un futuro più roseo, i miei migliori auguri di buon lavoro, proponete le vostre iniziative e portatele con forza. Il paese vi ha votato e crede e spera in voi.
AUGURI VIVISSIMI.
PS: Vorrei ringraziare il Consigliere Simone Scaraglino per l'invito in pizzeria per i festeggiamenti per la sua elezione, sono partecipe della tua felicità e grazie per il tuo interessamento al Blog e relativa pubblicità.
Vorrei anche fare gli auguri al Consigliere Alessandra D'Aguanno per la sua elezione al consiglio, che abbiamo sostenuto nel corso della campagna elettorale.
Auguri anche a Peppe Norfo, con il quale abbiamo fatto dei pronostici sui risultati finali.
Auguri anche Piero Colomba, Antonio Mercadante, Maurizio Paradiso e Lorena Di Gregorio, spero di poter avere un rapporto dialogico e che possano anche sostenere le iniazitive che il Blog ha intenzione di portare avanti.
Agli amici Giuseppe D'angelo, Lentini Nicola, Pietro Ilardi (PDL), Mariella Lorito, Mario Di Filippi, Gisella Venezia, Antonino Navarra, Domenico Grassa, Matteo Coppola, Giacomo Galante, Piero Ilardi (RC), Roberto Filogamo, Nicola Di Bartolo e Vincenzo Vivona l'invito a continuare questa esperienza politica con coerenza per il bene del paese. Melodia avanzo una colazione ... per poco te la dovevo offrire io ...

IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE DI CASTELLAMMARE - CONSIGLIERI ELETTI



Cari amici del Blog,
la lunga corsa allo scrutinio è finalmente giunta al termine, e già possiamo tirare le somme dei probabili eletti al consiglio comunale.
Vi comunico che seguiremo da vicino le vicende del Comune visto che la maggior parte sono giovani, possiamo fare delle proposte sicuri di un loro appoggio.
A tutti i neo-consiglieri i miei più sentiti auguri e buon lavoro:

Vi propongo la ripartizione riportata da Diarioelettorale:

I consiglieri eletti in questa tornata elettorale dovrebbero essere i seguenti.

Per la lista che ha ottenuto più voti, collegata al sindaco Bresciani
“Il popolo della Libertà - Berlusconi Presidente” e che ha ottenuto 2.151 voti 5 seggi:

D’Aguanno Alessandra 175
Di Legami Giuseppe 159
Palazzolo Vincenzo 155
Bucca Domenico 144
Cruciata Giuseppe 141

Primo dei non eletti: Pilara Giovanni 139

Per la lista collegata sempre al sindaco Bresciani
“Lavoro e Sviluppo” che ha ottenuto 1.515 voti 4 seggi:

Genna Girolamo 179
Cusenza Sebastiano 152
Mercadante Antonio 124
Colomba Piero 115

Primo dei non eletti: Di Filippi Mario 98

Per la lista collegata al sindaco Bresciani
“Castellammare Democratica Unita” con 1.178 voti 3 seggi:

Scaraglino Simone 152
Paradiso Maurizio 130
Mattarella Santo 105

Primo dei non eletti: Melodia Girolamo 101

Per la lista collegata al sindaco Bresciani
“Bresciani Sindaco - Andiamo Oltre” 820 voti 2 seggi:

Motisi Ivano 135
Ciaravino Paola 75

Primo dei non eletti: Mancuso Leonardo 74

Per la lista collegata al sindaco Bresciani
“Socialdemocrazia - P.s.d.i.” 701 voti 1 seggio:

Blunda Daniela 160

Primo dei non eletti: Como Domenico 136

Per la lista collegata a Salvo Bologna
“Partito Democratico” con 1.084 voti 2 seggi:

Galante Salvatore 106
Cruciata Sebastiano 101

Primo dei non eletti: Portuesi Giovanni 99

Per la lista collegata a Nino Mistretta
“Movimento per l’Autonomia” - Alleati per il Sud” 872 2 seggi:

Norfo Giuseppe 242
Di Gregorio Lorena 90

Primo dei non eletti: Calabrò Alberto 78

Per la lista collegata a Nino Mistretta
“Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro” 700 voti 1 seggio:

Bonventre Vito 97

Primo dei non eletti: Navarra Antonino 87.

RISULTATI ELETTORALI - SPECIALE ELEZIONI COMUNALI 2008 CASTELLAMMARE DEL GOLFO - TUTTI I VOTI DEI CANDIDATI

Cari amici del Blog,

eccovi i dati relativi ai candidati a consigliere comunale del comune di Castellammare:

DATI DELLE URNE -

Lista: BRESCIANI SINDACO - ANDIAMO OLTRE
Asaro Mariano VOTI 72
Bongiovanni Matteo VOTI 9
Buccellato Felice VOTI 9
Caleca Francesco VOTI 5
Caleca Gaspare VOTI 44
Ciaravino Paola VOTI 75
Como Rosalia VOTI 58
Como Salvatore VOTI 33
Di Stefano Vito VOTI 20
Fasulo Rosanna VOTI 65
Filogamo Roberto VOTI 0
Fontana Giuseppe VOTI 66
Ligotti Carlo 0 VOTI 1
Lorito Maria VOTI 18
Mancuso Leonardo VOTI 74
Mililli F. Giuseppe VOTI 13
Motisi Ivano VOTI 135
Orlando Oreste VOTI 41
Pipitone M.Giuseppa VOTI 11

Lista: CASTELLAMMARE DEMOCRATICA UNITA
Arena Giuseppe VOTI 46
Asaro Domenica VOTI 20
Canzoneri Gaspare VOTI 38
D´angelo Giuseppe VOTI 80
Di Bartolo Nicola VOTI 52
Di Benedetto Aless. VOTI 1
Maggio Andrea VOTI 98
Manzo Alberto VOTI 34
Mattarella Santo VOTI 105
Melodia Girolamo VOTI 101
Notaro Tommaso VOTI 92
Paradiso Maurizio VOTI 130
Pellegrino Michele VOTI 26
Russo Antonio VOTI 20
Saraceno Salvatore VOTI 53
Scaraglino Simone VOTI 152
Siliprandi Paolo VOTI 7
Stabile Giuseppe VOTI 79
Tedeschi Lucia VOTI 17
Ventimiglia Orsola VOTI 0

Lista: IL POPOLO DELLA LIBERTA´ - BERLUSCONI PRESIDENTE
Barone Vincenza VOTI 87
Bonventre Epifanio VOTI 136
Bucca Domenico VOTI 144
Ciuffa Giovanni VOTI 79
Crociata LILIANA VOTI 40
Cruciata Giuseppe VOTI 141
D´aguanno Alessandra VOTI 175
Di Legami Francesco VOTI 159
Di Stefano Leonardo VOTI 69
Duca Valerio VOTI 59
Ilardi Pietro VOTI 55
Impastato Camillo VOTI 44
Lentini Nicola VOTI 75
Maiorana Salvatore VOTI 75
Monticciolo Pietro VOTI 88
Palazzolo Vincenzo VOTI 155
Pilara Giovanni VOTI 139
Poma Francesco VOTI 47
Schiavo Giuseppe VOTI 64
Vasile Cecilia VOTI 46

Lista: LAVORO SVILUPPO
Asaro Epifanio VOTI 31
Buscemi Antonio VOTI 56
Colomba Piero VOTI 115
Como Antonino VOTI 51
Curatolo Giacomo VOTI 53
Cusenza Sebastiano VOTI 152
Di Filippi Mario VOTI 98
Di Gregorio Lionello VOTI 33
Di Stefano Roberto VOTI 1
Ferrarello SebastianoVOTI 87
Fodera´ Francesco VOTI 93
Fundaro´ Vincenza VOTI 5
Genna Girolamo VOTI 179
Ippolito Salvatore VOTI 15
Mercadante Antonio VOTI 124
Miranda Gaetano VOTI 43
Pizzo G.Battista VOTI 91
Sciascia Lorenzo VOTI 61
Stabile Antonio VOTI 93
Venezia Gisella VOTI 95

Lista: MOVIMENTO PER L´ AUTONOMIA - ALLEATI PER IL SUD

Adragna Antonino VOTI 2
Barone Giuseppe VOTI 8
Ben Rejeb Abderrazek VOTI 15
Calabro´ Alberto VOTI 78
Cammisa Saverio VOTI 0
Castronovo Luigi VOTI 31
Colomba Silvestro VOTI 58
Cusenza Sebastiano VOTI 16
Di Gregorio Lorena VOTI 90
Giaconia Tommaso VOTI 21
Internicola Sebastiano VOTI 2
Leone Domenico VOTI 37
Ligotti Vincenzo VOTI 15
Mercadante Giuseppe VOTI 65
Milazzo Francesco VOTI 1
Minore Valentina VOTI 28
Norfo Giuseppe VOTI 242
Paduvano Giuseppe VOTI 48
Puma Antonino VOTI 16
Villarosa Francesco VOTI 17

Lista: PARTITO DEMOCRATICO
Aguanno Angela G. VOTI 0
Bambina Rosario VOTI 85
Bonventre Massimo VOTI 77
Caleca Girolamo VOTI 0
Cascio Giovanni VOTI 44
Cascio Giuseppe VOTI 0
Corbo Calogero VOTI 85
Cruciata Sebastiano VOTI 101
Fundaro´ Antonio VOTI 96
Galante Salvatore VOTI 106
Grassa Domenico VOTI 95
Grimaldi Giuseppe VOTI 17
Maltese Giuseppe VOTI 82
Paratore Antonella VOTI 0
Portuesi Giovanni VOTI 99
Sabella Grazia Maria VOTI 46
Tarantola Girolamo VOTI 0
Tese´ Maria VOTI 38

Lista: RIFONDAZIONE COMUNISTA
Abitabile Francesca VOTI 15
Baldi Maria Rosa VOTI 27
Caleca Mariano VOTI 8
Caroddo Giuseppe VOTI 19
Cascio Antonina VOTI 13
Cascio Giacomo VOTI 7
Coppola Matteo VOTI 30
Corso Maria Lorena VOTI 0
Di Nicola Mariano VOTI 26
Ghioldi Eneas VOTI 3
Ilardi Pietro VOTI 8
Margagliotti Giuseppe VOTI 7
Morsellino Salvatore VOTI 0
Navarra Camillo VOTI 15
Pinilla Yanira VOTI 7
Stellino Leonardo VOTI 6
Vivona Vincenzo VOTI 6

Lista: SOCIALDEMOCRAZIA - P.S.D.I.
Aiello Cristian VOTI 12
Anselmo Francesco VOTI 96
Bannino Rosario VOTI 59
Barone Sergio VOTI 31
Blunda Daniela VOTI 160
Ciotti Nazzareno VOTI 8
Como Domenico Mimmo VOTI 136
Compagno Gaspare VOTI 52
D´anna Vito VOTI 19
Gerbino Giuseppa VOTI 20
Leone Samantha VOTI 0
Milotta Vito VOTI 0
Mistretta Federico VOTI 11
Oliva Antonino VOTI 7
Pisciotta Rosario VOTI 1
Saccheri Giuseppe VOTI 19
Sottile Antonio VOTI 8
Stabile Bernardo VOTI 0
Tumbarello A. Marcello VOTI 2
Turrigliano Vitalba VOTI 36

Lista: UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO
Alagna Antonino VOTI 8
Bonventre Vito VOTI 97
Buccellato Vito VOTI 52
Bussa Salvatore VOTI 4
Cacciatore V.Marcello VOTI 40
Carrara Salvatore VOTI 56
Colomba Salvatore VOTI 20
Cusenza Giovanni VOTI 1
Ferrara Francesco VOTI 1
Gervasi Silvana VOTI 66
Lucchese Paolo VOTI 0
Navarra Antonino VOTI 87
Paduano Giuseppe VOTI 25
Saracino Sebastiano VOTI 2
Sclafani Antonella VOTI 0
Turriciano Pietro VOTI 43
Valenti Giuseppa VOTI 59

SPECIALE ELEZIONI COMUNALI e PROVINCIALI 2008 CASTELLAMMARE DEL GOLFO


Cari amici del Blog,
Finalmente abbiamo i dati ufficiali:

Elezioni a Sindaco a Castellammare del Golfo:
Bologna Antonio Salvatore voti 1.168 2,26 %
Bresciani Marzio voti 6.062 63,61 %
Mistretta Antonino voti 2.062 21,64 %
Navarra Camillo voti 238 2,50 %

E' nuovo sindaco di Castellammare del Golfo
MARZIO BRESCIANI

lunedì 16 giugno 2008

SPECIALE ELEZIONI COMUNALI e PROVINCIALI 2008 CASTELLAMMARE DEL GOLFO

Cari amici del Blog, ecco i dati aggiornati minuto per minuto:

Ore 02:42
Ancora tardano ad arrivare i dati ufficiali per l'elezione del sindaco
dati non uficiali ci confermano il vantaggio di Bresciani
Bresciani 5.064
Mistretta 1.698

Ore 01:38
9/16 sezioni - Elezioni a Sindaco di Castellammare del Golfo
Bologna Antonio Salvatore voti 590 12,29 %
Bresciani Marzio voti 3.085 64,28 %
Mistretta Antonino voti 999 20,82 %
Navarra Camillo voti 125 2,60 %
Totali 4.799
Fonte: Prefettura di Trapani

Ore 01:08
TURANO GIROLAMO detto MIMMO con VOTI 130.923
è il nuovo Presidente della Provincia di Trapani

Ore 01:00
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 452 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio finale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 5.425 % 2,73 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 61.237 % 30,77 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 5.425 % 1,11 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 130.923 % 65,79 %
Voti contestati: 8
Schede Bianche: 7.797
Schede Nulle: 10.428
Fonte: Prefettura di Trapani

Ore 00:23
16/16 seggi - comune di Castellammare del Golfo
Dati definitivi per le Provinciali
Mazzara Salvatore voti 909
Monastero Michele voti 29
Oddo Camillo voti 2.346
Turano Girolamo Detto Mimmo voti 5.252
Schede Bianche: 658
Schede Nulle: 584
Fonte: Prefettura di Trapani

Ore 00:05
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 417 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 8.149 % 4,29 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 57.774 % 30,42 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 2.101 % 1,11 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 121.899 % 64,18 %
Schede Bianche: 5.916
Schede Nulle: 8.076
Fonte: Prefettura di Trapani

Ore 23:40 Rimani sintonizzato - ancora dati provvisori
Fonte: Prefettura di Trapani - Collegio di Alcamo
Lista: DEMOCRATICI PROVINCIA - CAMILLO ODDO PRESIDENTE
Candela Francesco voti 150
Cipri Giuseppe Salvatore voti 5
Cucchiara Francesco voti 1.490
Culcasi Giuseppe voti 17
D´acquisto Salvatore Detto Tore voti 281
D´angelo Giuseppe voti 117
Stallone Baldassare voti 1.263

Lista: FRATELLI D´ ITALIA - ETTORE FIERAMOSCA
Aguanno Vito voti 315
Asta Salvatore voti 3
Cordaro Angelo voti 0
Figlioli Mario Antonio voti 11
Lo Cascio Benedetto voti 1
Virgilio Giuseppe voti 0

Lista: IL POPOLO DELLA LIBERTA´ - BERLUSCONI PRESIDENTE
Balduccio Antonino voti 4
Calvaruso Maurizio voti 9
Cudia Alessandro voti 3
La Monica Domenico Detto Mimmo voti 1.542
Lauria Baldassare Detto Saro voti 1.095
Peraino Giuseppe voti 1.537
Russo Pietro voti 1.368 (2.613)

Lista: ITALIA DEI VALORI - LISTA DI PIETRO
Gambino Castrenze voti 238
Grillo Mario voti 79
Milazzo Franco voti 341
Sciacca Francesco voti 215
Scibilia Carlo voti 5

Lista: MOVIMENTO PER L´ AUTONOMIA - ALLEATI PER IL SUD
Bonventre Katiuscia voti 3
Cusenza Sebastiano voti 127
D´angelo Antonino Detto Nino voti 1.879
Pirrone Massimo voti 0
Provenzano Pietro voti 2.230
Scavone Rocco voti 86

Lista: PARTITO DEMOCRATICO
Alcamo Giancarlo voti 490
Campanella Salvatore voti 2.493
Cusumano Vincenzo voti 1.549
Ferrito Saverio voti 227
Melia Francesco voti 496
Orlando Francesco voti 2.115
Scala Giacomo voti 388

Lista: RIFONDAZIONE COMUNISTA
Angileri Francesco voti 1
Candela Vito Massimo Detto Massimo voti 5
Catalano Giuseppe voti 195
Demitry Piervittorio voti 9
Fiscelli Carmelo voti 321
Galante Giacomo voti 42
Ortisi Giuseppe voti 14

Lista: UNIONE DEMOCRATICI CRISTIANI E DEMOCRATICI DI CENTRO
Barbuto Anna voti 1
Canzoneri Gaspare voti 1.339
Cataldo Adriano voti 324
Fiorello Antonino voti 459
Fundaro´ Salvatore voti 282
Pellerito Pietro Detto Piero voti 2.260
Sucameli Giacomo voti 2.515

Ore 23:33
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 415 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 8.149 % 4,29 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 57.774 % 30,42 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 2.101 % 1,11 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 121.899 % 64,18 %
Schede Bianche: 5.258
Schede Nulle: 7.492
Fonte: Prefettura di Trapani

Ore 23:23
dati non ufficiali
Bresciani 65% di preferenza circa 3.600 voti


Ore 23:01
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 405 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 7.627 % 4,15 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 56.098 % 30,53 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 2.080 % 1,13 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 117.932 % 64,19 %
Schede Bianche: 4.662
Schede Nulle: 6.840
Fonte: Prefettura di Trapani

Ore 22:53
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 354 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 6.632 % 4,19 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 47.531 % 30,01 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 1.768 % 1,12 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 102.453 % 64,69 %
Schede Bianche: 3.943
Schede Nulle: 6.133

Ore 22:46
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 327 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 6.318 4,35 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 43.292 29,84 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 1.678 % 1,16 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 93.798 % 64,65 %
Fonte: Prefettura di trapani

Ore 22:30
dati Prefettura di Trapani - collegio di Alcamo
Lista: DEMOCRATICI PROVINCIA - CAMILLO ODDO PRESIDENTE
Candela Francesco voti 143
Cipri Giuseppe Salvatore voti 0
Cucchiara Francesco voti 1.440
Culcasi Giuseppe voti 6
D´acquisto Salvatore voti 279
D´angelo Giuseppe voti 75
Stallone Baldassare voti 119

Lista: FRATELLI D´ ITALIA - ETTORE FIERAMOSCA
Aguanno Vito voti 23
Asta Salvatore voti 3
Cordaro Angelo voti 0
Figlioli Mario Antonio voti 1
Lo Cascio Benedetto voti 1
Virgilio Giuseppe voti 0

Lista: IL POPOLO DELLA LIBERTA´ - BERLUSCONI PRESIDENTE
Balduccio Antonino voti 4
Calvaruso Maurizio voti 9
Cudia Alessandro voti 3
La Monica Domenico voti 1.410
Lauria Baldassare voti 915
Peraino Giuseppe voti 1.321
Russo Pietro voti 844

Lista: ITALIA DEI VALORI - LISTA DI PIETRO
Gambino Castrenze voti 221
Grillo Mario voti 75
Milazzo Franco voti 340
Sciacca Francesco voti 212
Scibilia Carlo voti 4

Lista: MOVIMENTO PER L´ AUTONOMIA - ALLEATI PER IL SUD
Bonventre Katiuscia voti 2
Cusenza Sebastiano voti 24
D´angelo Antonino voti 1.652
Pirrone Massimo voti 0
Provenzano Pietro voti 1.926
Scavone Rocco voti 86

Lista: PARTITO DEMOCRATICO
Alcamo Giancarlo voti 451
Campanella Salvatore voti 2.161
Cusumano Vincenzo voti 1.377
Ferrito Saverio voti 225
Melia Francesco voti 465
Orlando Francesco voti 1.911
Scala Giacomo voti 382

Lista: RIFONDAZIONE COMUNISTA
Angileri Francesco voti 1
Candela Vito Massimo voti 2
Catalano Giuseppe voti 125
Demitry Piervittorio voti 4
Fiscelli Carmelo voti 2
Galante Giacomo voti 34
Ortisi Giuseppe voti 7

Ore 22:18
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 319 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 6.219 % 4,41 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 42.096 % 29,84 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 1.662 % 1,18 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 91.101 % 64,57 %

Ore 21:48
Piero Russo - primo eletto con 2.613 voti
Scrutinio Sindaco di Castellammare Bresciani 70% delle preferenze

Ore 21:35
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 315 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 6.177 % 4,43 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 41.545 % 29,79 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 1.661 % 1,19 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 90.065 % 64,59 %

Ore 21:12
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 304 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 6.085 % 4,53 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 40.086 % 29,83 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 1.607 % 1,20 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 86.581 % 64,44 %

Ore 21:00
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 293 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 5.874 % 4,47 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 38.818 % 29,57 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 1.594 % 1,21 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 85.003 % 64,74 %

Ore 20:48
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 272 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 5.784 % 4,75 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 35.963 % 29,55 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 1.579 % 1,30 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 78.359 % 64,39 %

Ore 20:37
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 268 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 5.725 % 4,80 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 35.619 % 29,88 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 1.575 % 1,32 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 76.286 % 64,00 %

Ore 20:30
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 257 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 5.660 % 4,97 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 34.161 % 30,01 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 1.563 % 1,37 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 72.454 % 63,65 %

Ore 20:26
Pietro Russo - Castellammare del golfo voti 2.527

Ore 20:17
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 245 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 5.311 % 4,91 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 32.887 % 30,38 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 1.537 % 1,42 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 68.534 % 63,30 %

Ore 20:12
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 217 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 5.001 % 5,19 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 30.624 % 31,78 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 1.480 % 1,54 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 59.255 % 61,49 %

Ore 20:07
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 192 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 4.750 % 5,64 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 25.390 % 30,13 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 1.355 % 1,61 %
N° 4 TURANO GIROLAMO detto MIMMO VOTI 52.765 % 62,62 %
Fonte: servizio elettorale siciliano

ore 20:00
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 183 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 4.635 % 5,73 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 24.409 % 30,17 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 1.337 % 1,65 %
N° 4 TURANO GIROLAMO detto MIMMO VOTI 50.530 % 62,45 %

Ore 19:52
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 157 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 1.206 % 1,90 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 19.101 % 30,07 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 335 % 0,53 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 42.883 % 67,51 %

Ore 19:45
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 146 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 1.098 % 1,83 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 18.099 % 30,25 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 309 % 0,52 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 40.333 % 67,40 %

Ore 19:30
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 144 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 1.076 % 1,83 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 17.677 % 30,03 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 306 % 0,52 %
N° 4 TURANO GIROLAMO detto MIMMO VOTI 39.802 % 67,62 %
Fonte: Servizio elettorale siciliano

Ore 19:15
Report Voti Candidati Presidente
Provincia di TRAPANI
Risultati relativi a n. 108 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 914 % 2,10 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 12.682 % 29,19 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 277 % 0,64 %
N° 4 TURANO GIROLAMO detto MIMMO VOTI 29.575 % 68,07 %
Fonte: Servizio elettorale siciliano

Ore 18:50
Risultati relativi a n. 101 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 801 % 2,01 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 11.669 % 29,33 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 248 % 0,62 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 27.066 % 68,03 %

Ore 18:35
Risultati relativi a n. 62 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 MAZZARA SALVATORE VOTI 465 % 1,99 %
N° 2 ODDO CAMILLO VOTI 6.776 % 28,98 %
N° 3 MONASTERO MICHELE VOTI 131 % 0,56 %
N° 4 TURANO GIROLAMO VOTI 16.008 % 68,47 %
Fonte: Servizio elettorale siciliano

0re 18:23
Risultati relativi a n. 37 su n. 452 sezioni
Dati relativi allo scrutinio parziale
N° 1 Candidato Presidente - MAZZARA SALVATORE VOTI 283 % 2,29 %
N° 2 Candidato Presidente - ODDO CAMILLO VOTI 3.649 % 29,56 %
N° 3 Candidato Presidente - MONASTERO MICHELE VOTI 64 % 0,52 %
N° 4 Candidato Presidente - TURANO GIROLAMO VOTI 8.349 % 67,63 %


ore 18:04
Vanno a rilento le operazioni di scrutinio. A tre ore dalla chiusura dei seggi i dati disponobili sono quelli di 24 sezioni su 452 i quali danno ampiamente in testa Mimmo Turano con il 71,77%, a seguire Camillo Oddo con il 25,42%, Salvatore Mazzara al 2,45%, chiude Michele Monastero con il 0,36%.
Fonte:http://diarioelettorale.wordpress.com/

ore 17:56
Nel comune di Castellammare dai dati provvisori e non ufficilali che arrivano vedono come primo RUSSO

ore 17:34
Dai dati di una sezione da alcune indiscrezione vedono vincitore TURANO alla provincia.

ore 17:00 Urne chiuse.
Alla chiusura delle urne viene riconfermato il dato delle precedenti votazioni, con un leggero incremento rispetto al 2006.
L'affluenza alle urne si attesta a 9.911 votanti su 14.302 aventi diritto. La percentuale è 69,30% contro i 9.932 (69,12%) del 2006.
Fonte: http://www.elezioni.regione.sicilia.it/comunali2008/TP/ReportAffluenzaTP4.html

BERLUSCONI RE SOLE di Eugenio Scalfari.


Cari amici del Blog,
l'intraprendenza di Berlusconi nel governare il paese, utilizzando dei mezzi estremi sta facendo discutere l'opinione pubblica, specialmente i due casi che riguardano la sicurezza con l'impiego dell'esercito e la legge sulle intercettazioni; sta facendo discutere sia esponenti politici che esponenti del giornalismo, su Repubblica.it Eugenio Scalfari fa una sua analisi, il corsivo è mio:

"BERLUSCONI vuole dimostrare che per governare la crisi italiana è costretto per necessità a separare lo Stato dal diritto. Come se il Paese attraversasse una terra di nessuno. Il soldato come questurino, il giudice come chierico, il giornalista come laudatore: sono le tre figure di una scena politica che minaccia di trasformare il senso della nostra forma costituzionale. Sono i fantasmi di un tempo sospeso dove il governo avrà più potere e il cittadino meno diritti, meno sicurezza, meno garanzie". Così ha scritto ieri Giuseppe D'Avanzo su questo giornale.

Purtroppo questo suo giudizio fotografa esattamente la realtà. Non sarà fascismo, ma certamente è un allarmante "incipit" verso una dittatura che si fa strada in tutti i settori sensibili della vita democratica, complici la debolezza dei contropoteri, la passività dell'opinione pubblica e la sonnolenta fragilità delle opposizioni.

Parlare di Dittatura da parte del Governo Berlusconi mi sembra una forzatura. L'opinione pubblica non sembra essere così passiva come si possa credere, e nemmeno esiste una sonnolente fragilità dell'opposizione, poichè Veltroni non solo ha creato un Governo Ombra, per monitorare la maggioranza di Governo, ma in parlamento Antonio Di Pietro non solo raccoglie le istanze della parte della sinistra, ma è anche il referente privilegiato delle istanze che Beppe Grillo pubblica giornalmente sul suo Blog.

Questa sempre più evidente deriva democratica, che si è profilata fin dai primi giorni della nuova legislatura ed è ormai completamente dispiegata davanti ai nostri occhi, ha trovato finora il solo argine del capo dello Stato. Giorgio Napolitano sta impersonando al meglio il suo ruolo di custode della Costituzione. L'ha fatto con saggezza e fermezza, dando il suo consenso alle iniziative del governo quando sono state dettate da necessità reali come nella crisi dei rifiuti a Napoli, ma lo ha negato nei casi in cui le emergenze erano fittizie e potevano insidiare la correttezza dei meccanismi costituzionali. Sarebbe tuttavia sbagliato addossare al presidente della Repubblica il peso esclusivo di arginare quella deriva: se la dialettica si riducesse soltanto al rapporto tra il Quirinale e Palazzo Chigi la partita non avrebbe più storia e si chiuderebbe in brevissimo tempo. Bisognerà dunque che altre forze e altri poteri entrino in campo.

Bisogna denunciare e fermare la militarizzazione della vita pubblica italiana della quale l'esempio più clamoroso si è avuto con i provvedimenti decisi dal Consiglio dei ministri di venerdì sulla sicurezza e sulle intercettazioni: due supposte emergenze gonfiate artificiosamente per distrarre l'attenzione dalle urgenze vere che angustiano gran parte delle famiglie italiane.

Forse considerare una emergenza fittizia e gonfiata ad arte da parte di Scalfari, risulta essere una minimizzazione di un problema che è considerato urgente e impellente, basti ricordare le stragi in Calabria e in Campania, senza dimenticare i fatti di cronaca nera che riguardano furti e strupri.
Per quanto riguarda le intercettazioni, il disegno di legge mette un freno alla curiosità spasmodica di coloro che vedono le intercettazioni come una denigrazione politica dell'avversario malgrado non ci siano in atto delle responsabilità penali.


E' la prima volta che l'Esercito viene impegnato con funzioni di pubblica sicurezza. Quando fu assassinato Falcone e poi, a breve distanza di tempo, Borsellino, contingenti militari furono inviati in Sicilia per presidiare edifici pubblici alleviando da quelle mansioni la Polizia e i Carabinieri affinché potessero dedicarsi interamente alla lotta contro una mafia scatenata.

Ma ora il ruolo che si vuole attribuire alle Forze Armate è del tutto diverso: pattugliamento delle città con compiti di pubblica sicurezza e quindi con poteri di repressione, arresto, contrasti a fuoco con la delinquenza.

Che senso ha un provvedimento di questo genere? Quale utilità ne può derivare alle azioni di contrasto contro la malavita? La Polizia conta ben oltre centomila effettivi, altrettanti ne conta l'Arma dei carabinieri e altrettanti ancora la Guardia di finanza. Affiancare a queste forze imponenti un contingente di 2.500 soldati è privo di qualunque utilità.

Risponderei a Scalfaro che forse questa imponente forza armata, effettivamente non riesce nell'impresa di dare all'opinione pubblica un senso di sicurezza. Quindi l'affiancamento delle forze militari sarà sicuramente un aiuto alla salvaguardia della sicurezza nazionale.

Se il governo si è indotto ad una mossa tanto inutile quanto clamorosa ciò è avvenuto appunto per il clamore che avrebbe suscitato. Tanto grave è l'insicurezza delle nostre città da render necessario il coinvolgimento dell'Esercito: questo è il messaggio lanciato dal governo. E insieme ad esso l'eccezionalità fatta regola: si adotta con una legge ordinaria una misura che presupporrebbe la dichiarazione di una sorta di stato d'assedio, di pericolo nazionale.
Un provvedimento analogo fu preso dal governo Badoglio nei tre giorni successivi al 25 luglio del '43 e un'altra volta nel '47 subito dopo l'attentato a Togliatti. Da allora non era più avvenuto nulla di simile: la Pubblica sicurezza nelle strade, le Forze Armate nelle caserme, questa è la normalità democratica che si vuole modificare con intenti assai più vasti d'un semplice quanto inutile supporto alla Pubblica sicurezza.

Il disegno di legge sulle intercettazioni parte dalla ragionevole intenzione di tutelare con maggiore efficacia la privatezza delle persone senza però diminuire la capacità investigativa della magistratura inquirente.

Analoghe intenzioni avevano ispirato il ministro della Giustizia Flick e dopo di lui il ministro Clemente Mastella, senza però che quei provvedimenti riuscissero a diventare leggi per la fine anticipata delle rispettive legislature.

Adesso presumibilmente ci si riuscirà ma anche in questo caso, come per la sicurezza, il senso politico è un altro rispetto alla "ragionevole intenzione" cui abbiamo prima accennato. Il senso politico, anche qui, è un'altra militarizzazione, delle Procure e dei giornalisti.

Le Procure. Anzitutto un elenco dei reati perseguibili con intercettazioni. Solo quelli, non altri. E' già stato scritto che lo scandalo di Calciopoli non sarebbe mai venuto a galla senza le intercettazioni. Così pure le scalate bancarie dei "furbetti". Ma moltissimi altri. Per chiudere sul peggiore di tutti: la clinica milanese di Santa Rita, giustamente ribattezzata la clinica degli orrori.

Sappiamo benissimo tutti che in realtà i giornalisti hanno una certa responsabilità per quanto riguarda le intercettazioni, non siamo nel paese di Biancaneve, in cui i giornalisti sono le piccole pecorelle indifese. I giornalisti hanno esagerato nel mettere fuori notizie e dato in pasto all'opinione pubblica conversazioni private che non hanno nessuna rilevanza penale, ma era solo per una motivazione denigratoria politica ai danni di Berlusconi.

Le intercettazioni poi non possono durare più di tre mesi. Non c'è scritto se rinnovabili e dunque se ne deduce che rinnovabili non saranno. Cosa Nostra, tanto per fare un esempio, è stata intercettata per anni e forse lo è ancora. Tre mesi passano in un "fiat", lo sappiamo tutti.

Credo che Scalfari parla su qualcosa che ancora non è stato messo nero su bianco, in parlamento c'è Di Pietro, che non solo ha interesse a tutelare i magistrati, basta pensare al caso De Magistris e Forleo, ma in quanto ex Magistrato è nelle condizioni di dar battaglia in parlamento alle eventuali legge antidemocratiche e pseudo fasciste che il governo può enucleare. Per quanto riguarda i tempi di intercettazione forse tre mesi possono risulatare pochi, forse per alcuni reati estremamente gravi si possono allungare i tempi ma non è possibile che la vita privata di un singolo individuo venga intercettato per anni alla ricerca di una accusa, e poi anche Scalfari dovrebbe sapere che l'Italia vanta il più alto numero di intercettazioni in Europa con il conseguente aggravio di spesa pubblica....

I giornalisti e i giornali. C'è divieto assoluto alla pubblicazione di notizie fin all'inizio del dibattimento. Il deposito degli atti in cancelleria non attenua il divieto. Perché? Se le parti in causa o alcune di esse vogliono pubblicizzare gli atti in loro possesso ne sono impedite. Perché? Non si invochi la presunzione di innocenza poiché se questa fosse la motivazione del divieto bisognerebbe aspettare la sentenza definitiva della Cassazione. Dunque il motivo della secretazione è un altro, ma quale?

In realtà il divieto non è soltanto contro giornali e giornalisti ma contro il formarsi della pubblica opinione, cioè contro un elemento basilare della democrazia. Il caso del Santa Rita ha acceso un dibattito sull'organizzazione della Sanità, sul ruolo delle cliniche convenzionate rispetto al Servizio sanitario nazionale. Dibattito di grande rilievo che potrebbe aver luogo soltanto all'inizio del dibattimento e cioè con il rinvio a giudizio degli imputati.

L'eventuale archiviazione dell'istruttoria resterebbe ignota e così mancherebbe ogni controllo di opinione sul motivo dell'archiviazione e su una possibile critica della medesima. Così pure su possibili differenze di opinione tra i magistrati inquirenti e l'ufficio del Procuratore capo, sulle avocazioni della Procura generale, su mutamenti dei sostituti assegnatari dell'inchiesta. Su tutti questi passaggi fondamentali la pubblica opinione non potrebbe dire nulla perché sarebbe tenuta all'oscuro di tutto.

Sarà bene ricordare che il maxi-processo contro "Cosa Nostra" fu confermato in Cassazione perché fu cambiato il criterio di assegnazione dei processi su iniziativa del ministro della Giustizia dell'epoca, Claudio Martelli, allertato dalla pressione dei giornali in allarme per le pronunce reiterate dell'allora presidente di sezione, Carnevale. Tutte queste vicende avvennero sotto il costante controllo della stampa e della pubblica opinione allertata fin dalla fase inquirente. Falcone e Borsellino non erano giudici giudicanti ma magistrati inquirenti. Mi domando se avrebbero potuto operare con l'efficacia con cui operarono senza il sostegno di una pubblica opinione esaurientemente informata.

Le gravi penalità previste da questa legge nei confronti degli editori costituiscono un gravame del quale si dovrebbero attentamente valutare gli effetti sulla libertà di stampa. Esso infatti conferisce all'editore un potere enorme sul direttore del giornale: in vista di sanzioni così gravose l'editore chiederà a giusto titolo di essere preventivamente informato delle decisioni che il direttore prenderà in ordine ai processi. Di fatto si tratta di una vera e propria confisca dei poteri del direttore perché la responsabilità si sposta in testa al proprietario del giornale.

Si militarizza dunque il giudice, il giornalista ed anche la pubblica opinione.

* * *

Ha ragione il collega D'Avanzo nel dire che questi provvedimenti stravolgono la Costituzione. Identificano di fatto lo Stato con il governo e il governo con il "premier". Se poi si aggiunge ad essi il famigerato lodo Schifani, cioè il congelamento di tutti i processi nei confronti delle alte cariche dello Stato, l'identificazione diventa totale.

Qui il nostro discorso arriva ad un punto particolarmente delicato e cioè al tema dell'opposizione parlamentare.

Parlo di tutte le opposizioni politiche. Ma in particolare parlo del Partito democratico.

Negli ultimi giorni il Pd e Veltroni quale leader di quel partito hanno assunto su alcune questioni di merito atteggiamenti di energica critica nei confronti del governo. La luna di miele di Berlusconi è ancora in pieno corso con l'opinione pubblica e con la maggior parte dei giornali ma è già svanita in larga misura con il Partito democratico. Salvo un punto fondamentale, più volte ribadito da Veltroni: il dialogo deve invece continuare sulle riforme istituzionali e costituzionali.
E' evidente che questa "riserva di dialogo" condiziona inevitabilmente il tono complessivo dell'opposizione. Le riforme istituzionali e costituzionali sono di tale importanza da trasformare in "minimalia" i contrasti di merito su singoli provvedimenti. Tanto più che Tremonti chiede all'opposizione di procedere "sottobraccio" per quanto attiene alla strategia economica; ecco dunque un'ulteriore "riserva di dialogo". Sembrerebbe, questa, una novità a tutto vantaggio dell'opposizione ma non è così. La politica economica italiana dovrà svolgersi nei prossimi anni sotto l'occhio vigile delle Autorità europee. Che ci piaccia o no, noi siamo di fatto commissariati da Bruxelles.

Tremonti dovrà assumere responsabilità impopolari. Necessarie, ma impopolari e vuole condividere con l'opposizione quell'impopolarità.

Intanto, nel merito delle riforme, Berlusconi procede come si è detto e visto, alla militarizzazione del sistema. "L'Etat c'est moi" diceva il Re Sole e continuarono a dire i suoi successori fin quando scoppiò la rivoluzione dell'Ottantanove.
Voglio qui ricordare che uno dei modi, anzi il più rilevante, con il quale l'identificazione dello Stato con la persona fisica del Re si realizzò fu l'asservimento dei Parlamenti al volere della Corona. Gli editti del Re per entrare in vigore avevano bisogno della registrazione dei Parlamenti e soprattutto di quello di Parigi. Questa era all'epoca la sola separazione di poteri concepita e concepibile. Ma il re aveva uno strumento a sua disposizione: poteva ordinare ai Parlamenti la registrazione dell'editto. Di fronte all'ordine scritto del Sovrano il Parlamento registrava "con riserva" e l'editto entrava in funzione. Di solito quest'ordine veniva dato molto di rado ma col Re Sole e con i suoi successori diventò abituale. Quando i Parlamenti si ribellarono ostinandosi a non obbedire il Re li sciolse. Il corpo del Re prevalse sulla labile democrazia del Gran Secolo.

Il Re Sole. Ma qui il sole non c'è. C'è fanghiglia, cupidigia, avventatezza, viltà morale. Corteggiamento dell'opposizione. Montaggio di paure e di pulsioni. Picconamento quotidiano della Costituzione.
Quale dialogo si può fare nel momento in cui viene militarizzato il Paese nei settori più sensibili della democrazia? Il Partito democratico ha un solo strumento per impedire questa deriva: decidere che non c'è più possibilità di dialogo sulle riforme per mancanza dell'oggetto. Se lo Stato viene smantellato giorno per giorno e identificato con il corpo del Re, su che cosa deve dialogare il Pd? E' qui ed ora che il dialogo va fatto, la militarizzazione va bloccata. Le urgenze e le emergenze vanno trasferite sui problemi della società e dell'economia.

"In questo nuovo buon clima si può fare molto e molto bene" declama la Confindustria di Emma Marcegaglia. Qual è il buon clima, gentile Emma? Quello dei pattuglioni dei granatieri che arrestano gli scippatori e possono sparare sullo zingaro di turno? Quello dell'editore promosso a direttore responsabile? Quello del magistrato isolato da ogni realtà sociale e privato di "libero giudizio"? Quello dei contratti di lavoro individuali? E' questo il buon clima?

Ricordo che quando furono pubblicati "on line" gli elenchi dei contribuenti ne nacque un putiferio. Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, autore di tanto misfatto, fu incriminato e si dimise. Ma ora il ministro Brunetta pubblica i contratti di tutti i dirigenti pubblici e le retribuzioni di tutti i consulenti e viene intensamente applaudito e incoraggiato. Anch'io lo applaudo e lo incoraggio come ho applaudito allora Visco e Romano. Ma perché invece due pesi e due misure? La risposta è semplice: per i pubblici impiegati si può.

E' questo il buon clima? Attenti al risveglio, può essere durissimo. Può essere il risveglio d'un paese senza democrazia. Dominato dall'antipolitica. Dall'anti-Europa. Dall'anarchia degli indifferenti e dalla dittatura dei furboni.

Io trovo che sia un pessimo clima.

(15 giugno 2008)