giovedì 6 novembre 2008

Castellammare: Consiglio comunale del 5 Novembre 2008

Cari amici del Blog,
mi scuso con tutti voi per non aver pubblicato celermente il post in oggetto, tuttavia questo temporeggiare mi ha permesso di sentire i commenti di alcuni consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione e ascoltare anche le motivazioni che hanno accompagnato le critiche venute fuori dalla seduto del Consiglio Comunale di Castellammare del Golfo.
Facciamo il punto della situazione per poi approdare ad alcune considerazioni.
Il Consiglio comunale si conclude con una mozione bocciata, due debiti fuori bilancio riconosciuti all’unanimità così come la richiesta di riconoscimento da parte dell'assessorato regionale Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca, di Comune ad economia prevalentemente turistica e città d'arte.
La mozione in questione riguarda l'ubicazione dell'Ufficio Tecnico nel plesso Buccellato in via Canale Vecchio che il consiglio comunale di Castellammare del Golfo, presieduto da Giuseppe Cruciata, ha votato con 13 voti contrari e 4 voti favorevoli del Pd Cruciata e Galante, il consigliere dell’Udc Vito Bonventre ed il consigliere di maggioranza Ivano Motisi. Assenti erano i consiglieri dell’Mpa Norfo e Di Gregorio ed il consigliere Simone Scaraglino di Castellammare democratica unita. Il consiglio comunale, insomma, ha appoggiato la proposta del sindaco e della giunta, che intendono spostare l’ufficio tecnico nei locali comunali di via Canale Vecchio dove, oltre un anno fa, si trovava la scuola materna ed elementare Buccellato, poi chiusa per alcuni cedimenti che ne hanno compromesso l’agibilità. Seduta particolarmente animata anche per la presenza in aula del comitato di genitori ed insegnanti che ha più volte chiesto che la scuola Buccellato ritorni in via Canale Vecchio. Per discutere prima la mozione sulla scuola, i consiglieri Galante e Cruciata hanno ritirato interrogazioni ed interpellanze, così come i consiglieri dell’Mpa e dell’Udc, anche perché il consiglio aveva votato contro l’anticipazione della discussione dal quattordicesimo al terzo punto all’ordine del giorno. «E’ superfluo specificare che ai bambini che l’anno scorso andavano in quella scuola e adesso sono ospitati in altri istituti, sarà garantita una soluzione dignitosa –ha spiegato in consiglio comunale il sindaco Marzio Bresciani- Sono amereggiato e deluso, perché il paese non cresce se non cresce la società. Occorre guardare più in là del particolare per risvegliare un paese assopito. E’ vero che c’era l’indirizzo dei Commissari di spostare l’utc nei locali dell’ex Macello, ma per fare questo occorrono come minimo due-tre anni, mentre attualmente l’ufficio tecnico rimane in una sede inagibile, aperta su responsabilità del sindaco e del dirigente dell’utc Simone Cusumano. Ho pensato e lavorato per la scuola Buccellato, per i suoi alunni ed insegnanti, ma il dialogo è possibile quando l’altra parte è disposta ad ascoltare. Qui non stiamo decidendo di fare una sala da ballo in via Canale Vecchio, ma un ufficio importantissimo per il paese. L’utc, causa di tanti mali, deve rinascere e noi dobbiamo attivarci per questo, non facendo filosofia, ma trovando una soluzione attuabile tra pochi mesi e non tra chissà quanti anni».

Questo è il punto della situazione, il mio pensiero l'ho già esposto in un post precedente e voglio ribadirlo maggiormente. E' superfluo dire che l'indirizzo di spostare l'Ufficio tecnico nei locali dell'ex macello, era già stato consigliato dai commissari straordinari, ma vi sono ragionevoli motivazioni sia logistici che di praticità a trasferire l'uffcio tecnico in quel posto, a parte la capacità molto agevole di trovare un parcheggio, ma anche perchè in quella zona marginale del paese non darebbe nessun intralcio alla gente che vi abita intorno. Quei locali altresì in un contesto turistico come la zona petrolo, sarebbe riqualificata dai lavori di manutenzione e di adeguamento urbano, grazie alla presenza di un ufficio importante come quello che l'Ufficio tecnico svolge. Ci sono le perplessità relative ai locali, ma ci sono anche dei finanziamenti che possono anche portare ad allargamento o ad un collegamento tra le varie strutture, e il problema temporale dei due o tre anni non può essere una attenuante a portare in modo definitivo l'ufficio tecnico in una zona così infelice quale il plesso Buccellato.
Il plesso Buccellato infatti non si presta più bene neanche come scuola elementare, questo per tanti motivi, in primis la maggior parte della popolazione si è distribuita nelle zone perifiche del paese, forse si dovrebbe considerare l'ipotesi di costruire un nuovo plesso tra Bocca della Carrubba e Contrada Gagliardetta. In secondo luogo, l'ex plesso Buccellato potrebbe essere sfruttato per attività turistiche che non solo renderebbero quel posto ideale visto il panorama, ma si potrebbe anche ipotizzare anche un museo etnostorico, traslare l'attuale museo del Castello in quei locali, e al Castello magari ripristinare e portare un museo che riguarda la nostra cultura marinara e tonnaresca che ormai si sta perdendo.
Quindi dal mio punto di vista reputo sbagliato la presa di posizione del Sindaco che va contro una decisione espressa da parte dei commissari precedenti, che non si accorge di come la struttura del Plesso Buccellato da un punto di vista logistico non è l'ideale, dove troverà i parcheggi? Mi stupisco dei consiglieri che hanno dato la loro fiducia non guardando la realtà dei fatti, soprattutto è incredibile che alcuni consiglieri si siano espressi senza aver tra le mani una piantina dei beni del comune per trovare una soluzione diversa. Non è una soluzione tentare di vendere i locali dell'ex macello per costruire un'altra struttura chissà dove e quando.
Potrei essere d'accordo soltanto ad una condizione, che il plesso buccellato venga utilizzato solo per il tempo necessario per dare una destinazione definitiva a tutti gli uffici del Comune, tra cui l'Ufficio Anagrafe, il SIULP e l'Ufficio Tecnico.
Non solo ci dovrebbero essere delle garanzie che i locali del SIULP e del Plesso Buccellato, vengano utilizzati come locali per attività turistiche culturali e artistiche del paese. Altrimenti non avrebbe senso la richiesta di riconoscimento da parte dell'assessorato regionale Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca, di Comune ad economia prevalentemente turistica e città d'arte.
Ipso dixit

1 commento:

Anonimo ha detto...

Consiglio comunale del 5 novembre 2008
Che delusione!
Mentre il comune è allo sbando di cosa discutono i nostri consiglieri comunali e l’amministrazione?
Dello sviluppo economico e culturale del paese? No, troppo banale.
Dell’uso dei fondi strutturali? No, troppo complicato.
Della riorganizzazione dell’ufficio tecnico, della variante al regolamento edilizio e al regolamento di attuazione al piano regolatore, della riorganizzazione degli uffici? No, vedrai che con il tempo si aggiusta tutto, le cose, spesso si aggiustano da sole. Non avere fretta.
Della scuola “Buccellato”? Si!!!! Questo si che è interessante, direi vitale, essenziale, improrogabile.
I nostri consiglieri sono tutti giovani rampanti ma discutono con gli stessi toni del tempo glorioso che fu. Stesso gusto di offendere l’altro. Stesso gusto per le battute dozzinali di vecchia scuola.
Chi è per il pro, chi è per il contro ma nessuno propone come si può uscire dallo stallo; gli uni devono fare polemica per la polemica, gli altri difendono la posizione del loro sindaco per ordine di scuderia. Quello che però sorprende sono toni antichi, già visti, sterili.
Onestamente mi è piaciuto il piccolo Ivano che ha avuto il coraggio di avere un proprio pensiero scomodo per la sua posizione di capo gruppo del partito del sindaco. Ha un solo difetto: il padre, ma lui non ne ha colpa.
Ma alla fine di lunga ed estenuante discussione il sindaco porta la luce nel dibattito. Riassunto in estrema sintesi: “ sono deluso, mi aspettavo ben altre considerazioni (presumo dalla parte che lo sostiene), ma comunque io sono convinto che devo fare così e lo farò.”
Sarò stato disattento ma non ho visto l’unica giornalista che è rimasta a Castellammare, come farà a relazionarci su quello che è successo?
L’interessante dibattito meritava sicuramente un approfondito commento.
I cento giorni sono passati ma i “Marziani” continuano a menarcela con la solita cavolata del “ci vuole tempo per fare le cose”, del “ci stiamo pensando” .
Meditiamo gente! Meditiamo.
n.b. – l’uso parsimonioso delle maiuscole non è un caso.