lunedì 17 settembre 2007

Considerazioni sulla politica in genere e mio modo di pensare

Cari amici del Blog,

Parlare di politica necessariamente non vuol dire mettersi in lista oppure essere attivi oppure occupare necessariamente delle poltrone, si può fare politica anche non essendo impegnati, lo scopo del blog in fondo da parte è quella di essere una sorta di torre di vedetta e di incanalamento verso quelle iniziatiche che servono a migliorare la vita della gente comune, perchè l'interesse della cosa pubblica, è l'interesse di ognuno di noi.
Un mondo meno inquinato è un mondo più vivibile, la costruzione di abitazioni ecologiche senza sprechi di energia, la progettazione di auto ad idrogeno anzichè a petrolio, l'assunzione di apparecchiature di accumulo di energia da fonti rinnovabili.

Ho sempre pensato che la politica è qualcosa di sporco e non ho mai voluto partecipare poichè lo sciacallaggio e la mediocrità non mi è mai piaciuta, mi piace essere uno stimolo alle coscienze, uno che sta nell'ombra e che dà un contributo alla società.

Non mi riconosco in nessuno dei partiti che governano il paese, seguo l'ideologia sturziana, una sorta di mediazione tra destra e sinistra, ma dal mio pdv la cosa importante è quello che va bene sia a destra a sinistra visto che ormai non esiste più nulla, la sinistra non ha idee, le prende dalla destra, ma la destra è troppo presa a salvaguardare se stessa ed è piena di pregiudicati.
Una sinistra trasformista che diventa DS-Margnerita-L'Asinello-Unione per vomitare un nuovo partito: il Partito Democratico.... L'UDC si stacca dalla Casa delle Libertà e con Follini immagina una lega centrista democratica.... anche Berlusconi che è un partito a se pensa al centro, ognuno cerca di andare al centro ma di fare delle riforme per far partire l'economia non interessa a nessuno. Basterebbe che ognuno secondo il proprio schieramento produrrebbe delle leggi che favoriscano tutti, non si può essere troppo di sinistra a scapito della destra, è come proibire la caccia di lepri per dieci anni ed avere il problema delle lepri che distruggono il raccolto.
La vita ha un suo corso naturale, deve arrivare ad un equilibrio, e il compito della politica è quello di mantenere questo equilibrio, quando un equilibrio si rompe si arriva alle degenerazioni, che non portano a nulla.

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