mercoledì 3 settembre 2008
Scopello: Accessi al mare negati di Fabio Barbera
Cari amici del Blog,
ricevo una segnalazione da parte di Fabio Barbera, sugli accessi al mare a Scopello.
Le spiagge di Punta Pispisa, Tonnara, Baialuce e Cala Dell´Ovo sono coperti da cancelli e da segnali di divieto che ne ostruiscono e impediscono il passaggio. Ma il mare non dovrebbe essere di tutti?
Per parlare degli accessi negati in quel di Scopello, ridente e piccolo borgo appartenente al comune di Castellammare del Golfo, dobbiamo guardare un po´ al passato. A quel passato in cui, in una calda mattina d´estate, una carovana di pionieri si avvicinava inesorabilmente a quei territori vergini e affascinanti, meta turistica a metà tra mare e montagna. Quella carovana aveva un´intenzione e un obbiettivo da raggiungere a tutti i costi: costruire i propri villaggi all´interno di quell´ ancora incontaminata terra su spiagge come Baialuce, Mazzo di Sciacca, Punta Pispisa ecc ecc. Costruire e chiudere tutto. Stop, di qui non si passa. Proprietà Privata. C´è un gusto morboso, di mussoliniana memoria, quasi sessuale, nel poter dire a qualcun altro: tu di qui non puoi passare! E loro, quei pionieri, lo sapevano bene e volevano raggiungere quel potere quanto prima, anche a costo di entrare in conflitto con gli indigeni, gli autoctoni che da sempre a Scopello ci vivevano e di quel "NO" perentorio se ne facevano beffe, cercando di difendere con le unghie e con i denti il proprio villaggio.
Ma anche gli indigeni, nonostante la loro riluttanza e opposizione alla creazione di quei villaggi, avevano dovuto soccombere. Questa non è una storia da vecchio west, ma una realtà vissuta sin dagli anni ´70, e ancora oggi, nel territorio castellammarese di Scopello, allora ancora incontaminato e fruibile ed ora diventato un ammasso di cemento e recinzioni che non permettono neanche di poter accedere al solo posto ancora libero, il mare. Così la bellissima costa castellammarese che contorna il piccolo borgo di Scopello, che poteva essere meta più ufficiale di turisti, curiosi e simpatizzanti, vive in realtà e suo malgrado sotto l´alto controllo di alcuni indefiniti proprietari di villini che si godono le bellezze del luogo, deturpandole però con barriere, cancelli e cartelli di divieto. Come se si può porre un limite all´accesso al mare. Non si può, ma si fa: il loro scopo è quello di mantenere quei privilegi conquistati nel tempo che consistono nella gestione di quel territorio da loro occupato, esclusività che verrebbe a mancare qualora qualcuno (finalmente) chiedesse di abbattere quelle barriere che ostruiscono il passaggio verso le fresche acque del nostro mediterraneo.
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2 commenti:
Buonasera,
occorre una precisazione: conosco molto bene quella zona e non è vero che l'accesso al mare è negato, almeno non alla tonnara e attraverso il villaggio baialuce. L'accesso è consentito a piedi, ma non in auto. Le foto dei cancelli non rendono giustizia: sulla destra del cancello di baialuce e sulla destra dela sbarra della tonnara esiste un passaggio pedonale, segnalato adeguatamente.
saluti
armando cirrincione
Sono i cancelli a non rendere giustizia! E' inutile dire che l'accesso è consentito a piedi quando poi i proprietari all'interno ti fanno sentire un estraneo, un intruso. In molti questa estate sono stati letteralmente cazziati perché - parole dei proprietari della tonnara - quelle sono proprietà private.
Il mare è di tutti mettetevelo bene in testa!!!!
Saluti
Fabio
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