giovedì 18 ottobre 2007

Il B-day : Bamboccioni d'Italia unitevi.....


Cari amici del Blog,


Parte dalle gaffe del nostro simpatico Ministro dell'Economia, Padoa Schioppa, sui Bamboccioni d'Italia, (i giovani tra i 20-40 anni che vivono ancora sotto il tetto dei genitori) l'idea di svolgere una manifestazione chiamata B-Day, per protesta contro le affermazione del Ministro.

Il termine bamboccione, ha suscitato una sorta di ribellione giovanile, i giovani odierni stanno pagando gli errori fatti in passato e nell'immediatezza, il caro vita e gli affiti alle stelle, i prezzi degli immobili che salgono sempre di più, non permettono ai giovani di poter fare il taglio del cordone ombelicare.

L'idea del B-day nasce da Luca Degli Esposti, 24 anni, che si definisce un «bamboccione» come tanti altri: lavora come webdesigner per una nota azienda di lingerie e vive a Bologna, naturalmente a casa dei genitori. Ecco come spiega l’idea e le finalità che si pone il B-day: «Ho scelto di organizzare il Bamboccione Day perché mi sono sentito particolarmente offeso dalle non felici dichiarazioni di Tommaso Padoa Schioppa. Una manifestazione è un modo, concreto e civile, per dimostrare che siamo bamboccioni non per scelta o filosofia di vita, bensì per costrizione, per forzature che non sono imputabili a nostre scelte personali o generazionali».

Nel suo sito http://www.cellulotto.org/ si possono trovare le informazioni generali per aderire al B-day, una manifestazione organizzata in tutta Italia e che ha già raccolto molte adesioni. Per partecipare basta acquistare la magliettina con su scritto "io sono un bamboccione" e alla fine della manifestazione prevista per il 1° dicembre, la magliettina sarà inviata al Ministro Padoa Schioppa con la richiesta "Mamma me la lavi".

Al di là dell'idea simpatica del B-day, esiste una sorta di problema legato ai figli che ancora rimangono con i genitori e che non hanno quella indipendenza che invece vorrebbero avere.

Un esempio lo si può riscontrare leggendo il Blog di Beppe Grillo, http://www.beppegrillo.it/ dove un utente spiega l'iter per non essere più un bamboccione, la realtà è triste perchè a differenza di una famiglia numerosa, le famiglie unicellulari vengono gravate da molte spese. Quindi non è semplice la vita per un single che decide di lasciare il tetto paterno, poichè oltre all'acquisto dell'immobile, che è quasi impossibile per via dei bassi stipendi che non sono allineati al caro vita, esistono delle spese aggiuntive quali spese condominiali, luce, gas e manutenzione che costringono l'individuo a dover fare la scelta di rimanere in casa con i genitori per mantenere un certo tenore e qualità di vita che altrimenti non potrebbe avere. A questo bisogna aggiungere che gli studi universitari e il primo ingresso nel mondo del lavoro vengono postergati di molti anni, quindi i cosidetti Bamboccioni, per progredire nella loro carriera hanno la necessità di avere il supporto a volte anche economico dei genitori.

Ci sono altri aspetti che dovrebbero essere messi in evidenza, ma che eviterò di scrivere per non appesantire la lettura, vi è una tipologia di ragazzi che non definirei bamboccioni, ma che chiamerei "parassiti" quest'ultimi per comodità, non lavorano, non studiano e oziano dalla mattina alla sera, gravando sulle loro famiglie.
Ipso dixit

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