
Cari amici del Blog,
oggi la Chiesa commemora i defunti, in questo giorno particolare volevo ricordare le vittime del Comunismo e anche quello del Nazismo. I 100 milioni di morti del Comunismo e i 25 mila del Fascismo. E' imbarazzante scoprire quanti morti ha compiuto il Comunismo rispetto a quello che comunemente viene ricordato come il male globale che è il Fascismo. Credo che 100 milioni di morti vittime del Comunismo debba far riflettere ... la falce ha tolto la vita e il martello ne ha piantato le croci ... requiem per tutti i 100 milioni di morti!
Chi volesse approfondire l'argomento può leggere questo libro:
Il libro nero del comunismo. Crimini, terrore, repressione
Titolo originale: Le livre noir du communisme
Pag. 770, 9.40 € Edizioni Mondadori
ISBN 88-04-47330-4
Riporto un articolo scritto da Punisher lo trovate su questo link:
http://www.axnet.it/forum/crimini-contro-lumanit-t319749.html?s=2de2ec3b225c98e4172c4d7391b3fc57&
Ha detto lo storico francese Stephane Courtois, curatore (insieme ad altri 10 storici) del fondamentale volume "Il libro nero del comunismo', uscito a Parigi nel 1997, che è stato tradotto in 25 lingue (in Italia è apparso nel 1998 da Mondadori, pp. 770) e di un secondo più analitico e fondamentale testo 'Il libro nero del comunismo europeo' (insieme ad altri 15 storici), uscito sempre a Parigi nel 2002 ed edito in Italia in questi giorni, marzo 2006, sempre da Mondadori (pp.494, con un capitolo di Philippe Baillet dedicato a 'Togliatti e la difficile eredità del comunismo italiano', pp.427-444):
"Il terrore nazista ha impressionato per tre motivi.
Innanzi tutto perché ha toccato direttamente gli europei.
In secondo luogo perché, in seguito alla sconfitta del nazismo e al processo di Norimberga ai suoi dirigenti, i suoi crimini sono stati ufficialmente designati e stigmatizzati come tali.
Infine, la rivelazione del genocidio degli ebrei ha sconvolto le coscienze per il suo carattere apparentemente irrazionale, la sua dimensione razzista e la radicalità del crimine.
Non è nostra intenzione istituire in questa sede chissà quale macabra aritmetica comparativa, né tenere una contabilità rigorosa dell'orrore o stabilire una gerarchia della crudeltà.
Ma i fatti parlano chiaro e mostrano che i crimini commessi dai regimi comunisti riguardano circa 100 milioni di persone, contro i circa 25 milioni di vittime del nazismo.
Questa semplice constatazione deve quantomeno indurre a riflettere sulla somiglianza fra il regime che a partire dal 1945 venne considerato il più criminale del secolo e un sistema comunista che ha conservato fino al 1991 piena legittimità internazionale, e che a tutt'oggi è al potere in alcuni paesi e continua ad avere sostenitori in tutto il mondo.
E anche se molti partiti comunisti hanno tardivamente riconosciuto i crimini dello stalinismo, nella maggior parte dei casi non hanno abbandonato i principi di Lenin e non si interrogano troppo sul loro coinvolgimento nel fenomeno del Terrore.
I metodi adoperati da Lenin e sistematizzati da Stalin e dai loro seguaci non soltanto ricordano quelli nazisti, ma molto spesso ne sono il precorrimento." (da 'Il libro nero del comunismo', 1998, p.15).
Ancora oggi vi sono Stati comunisti in Cina, Corea del Nord, Cuba, Vietnam, dove continuano persecuzione, incarceramenti, repressioni, crudeltà, morte.
Ancora oggi vi sono negazionisti e complici, che tacciono nei confronti dei crimini contro l'umanità commessi dal comunismo e non hanno pagato nemmeno il piccolo debito dell'autocritica e della memoria. Specialmente in Italia, dove continuano ad avere un possente potere politico, economico, ideologico, culturale, persone, gruppi, partiti, che hanno osannato Lenin, Stalin, Togliatti, l'URSS, la Cina. Vi erano province, città, specialmente delle cosiddette regioni'rosse', ma anche di varie altre parti d'Italia, che si vantavano del loro fanatico, delirante stalinismo-togliattismo (es. Reggio Emilia, Bologna), che davano consensi plebiscitari al Partito Comunista Italiano, nelle quali non si sono avute, per quel che se ne sa, forti iniziative e azioni di memoria, di umana autocritica da parte dei responsabili e dei loro eredi.
Anche per questo motivo, oltre la sotterranea, forte permanenza di fascisti e postfascisti, la egemonia di tantissimi cattolici, storici complici e simpatizzanti di fascismi, di posizioni conservatrici e reazionarie, di corrotti e di clientelari, promotori quotidiani di dogmatismi, di sottili fanatismi, di superstizione, di falsità storica, la diffusa presenza di trasformisti, di traditori, di corrotti di ogni risma, a sinistra, al centro, a destra, il peso di tantissimi egoisti indifferenti, neutrali, chiusi nel loro piccolo mondo sostanzialmente amorale, opportunisti, che si credono furbi, ma che pagano il tutto con una vita interiore vuota di passioni e di responsabilità, e che diventano pertanto i più segreti responsabili delle tragedie della storia, incombe sul nostro caro, amaro paese un'aria culturale, civile, ideologica, spirituale pestifera e intossicante, a volte insopportabile, insostenibile.