venerdì 18 luglio 2008

Ma questo articolo che ci azzecca????


Girando su internet e leggendo qualche blog e commenti ho trovato questo articolo scritto da una certa Luciana:
Gli affari di Di Pietro
Di Pietro la morale l’ha appiccicata addosso, l’Italia dei valori è un'associazione privata composta da sole tre persone che gestiscono e controllano tutto il flusso dei finanziamenti.
Euro 22ml di rimborsi elettorali dalla prima campagna elettorale di Di Pietro ad oggi, gestiscono inoltre un numero considerevole di operazioni immobiliarie, il tutto condito da bilanci poco chiari zeppi di spese non documentate. L'Italia dei valori, nasce davanti ad un notaio ed è costituita da Di Pietro, Silvana Mura (che Di Pietro definisce sua carissima amica) e da Mario Di Domenico un avvocato, anch'egli amico, che farà ottenere la pensione d'invalidità alla sorella di Di Pietro, Pierina, a tempi di record. (Mio marito attente da 10 anni la pensioni di invalidità al 100%).L'associazione (Italia dei valori) è blindatissima, per entrarvi è necessario essere autorizzati dall'assemblea della maggioranza dei soci, alla presenza di un notaio.Il presidente dell'associazione, Di Pietro, ha poteri assoluti, può approvare bilanci da solo, può decidere la linea politica, può decidere chi candidare. Mario Di Domenico, il terzo socio fondatore, dopo un po' comincia ad avere delle perplessità, scopre che i 50ml di lire da lui versati all'inizio dell'avventura per finanziare il partito non comparivano nei bilanci, tenta di capirci qualcosa, ma alla fine ha paura possa rimanere invischiato in qualche impiccio e decide di andarsene perchè un giorno qualcuno avrebbe potuto dirgli che "non poteva non sapere". Di Domenico viene allora sostituito dalla moglie di Di Pietro. Ora quindi, a gestire l'Italia dei valori vi sono marito, moglie e un amica di vecchia data. Il figlio di Di Pietro è consigliere provinciale in Basillicata.


La figlia Anna ha fatto praticantato giornalistico nell'ormai chiuso giornale dell'Italia dei valori, per non dimenticare Cimadoro, cognato di Di Pietro, eletto in passato nelle liste dell'Italia dei valori, aveva poi abbandonato per passare all'Udeur, ora torna sui suoi passi e lo attende, per le prossime europee, un posto come capolista nell'Italia Nord Est nel partito di Di Pietro .... Di Pietro a Mastella gli fa un baffo?Grazie ai "poteri assoluti", Di Pietro ha deciso il trasferimento della sede di partito dalla Brianza a Milano, in un immobile sito in Via Casati 1a che, di li a poco, è stato acquistato da una società che si chiama AnToCri (Anna, Toto e Cristiano, i tre figli di Di Pietro), acquistato l'appartamento ha pensato giustamente di affittarlo al partito, l'anno seguente acquista un appartamento a Roma che diventerà la sede del partito nella capitale, anche in questo caso previo contratto d'affitto... un pizzico di conflitto d'interessi??? La tesoriera del partito, Silvana Mura, decide la regolarità del tutto, dimenticando di essere anch'ella coinvolta nella società AnToCri, il/ex compagno della Mura è amministratore della AnToCri.

Per acquistare il patrimonio immobiliare della società intestata ai figli, Di Pietro ha fatto dei mutui, ma ha tirato fuori in contanti più di 1ml di euroin tre anni...

Arrivato a Milano da magistrato Di Pietro non è che nuotasse nell'oro. Entrato in Politica, grazie ad intervento divino comincia ad acquistare appartamenti, coincidenza... forse.


Due appartamenti a Bergamo, uno a Bruxelles, uno a Roma, e altri ancora, più una società immobiliare in Romania in società con Cristiano Testa. La masseria di famiglia è stata ingrandita, ristrutturata e sono stati aggiunti decine di ettari poi piantati a ulivo.

Cristiano Testa è stato nominato nel consiglio di amministrazione di un autostrada che si deve costruire in Lombardia, guarda caso dopo che Di Pietro è diventato ministro delle infrastutture.


L'essere iscritto all'Italia dei valori, non da diritto di opinare sulla linea politica nè sulla decisione delle candidature nè, soprattutto, di chiedere conto del denaro dei finanziamenti o vedere i bilanci.


Molti di coloro che hanno tentato di veder chiaro nei bilanci, sono stati costretti a lasciare il partito.


Alle europee Di Pietro fece un accordo politico con Occhetto e Giulietto Chiesa, i rimborsi elettorali ammontavano a 5ml di euro, la somma, dopo i risultati elettorali, era da dividere in due, ma essendosi Di Pietro con astuto ingegno, accollatosi l'onere di depositare il simbolo, il rimborso è per intero a nome di Antonio Di Pietro, che ha pensato bene di rifiutare il dovuto agli alleati.


Il machiavellico Di Pietro pensa bene di far firmare prima delle elezioni e a tutti i possibili eletti, un documento in cui rinunciano ai rimborsi elettorali, che, ovviamente, sono destinati al partito e non ad un singolo, non è il caso, credo, delle europee di cui sopra.

Sunto da un intervista a "Laura Maragnani", giornalista di "Panorama" (negli anni di mani pulite manifestava davanti al tribunale di Milano a sostegno di Di Pietro).

(ho solo aggiunto qualche lieve coloritura)

Prima della Maragnani parla Franco Romano, coordinatore dell'Italia dei valori a Catanzaro... anche questa intervista è interessante.

Qualcuno è in grado di poter dire che queste notizie sono false oppure risultano essere vere?

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