giovedì 14 agosto 2008

VISITA ALLA GROTTA DI SANTA MARGHERITA A CASTELLAMMARE DEL GOLFO


Cari amici del Blog,
oggi mi sono recato presso la grotta di Santa Margherita insieme ad un ricercatore dell'Università di Palermo, e una Dottoressa laureata in Storia dell'arte medievale.
Intanto per arrivare alla Grotta bisogna andarci via mare e dopodichè bisogna arrampicarsi lungo una parete rocciosa a strapiombo sul mare, per arrivare ad una piazzola che ti porta all'ingresso della Grotta. La Grotta è situata a circa 6 metri dal mare seminascosta dalla vegetazione tipica nostra mediterranea. All'ingresso della grotta vi è un muretto in pietra che porta i segni di un cancello ormai scomparso. Le icone sono ad un metro e mezzo dall'ingresso, sulla destra troviamo il trittico iconografico composto dal pesce marino, l'icona di Santa Margherita, l'icona della Theotokos, ossia la Madonna con il bambino, e una icona di santo, non identificabile, si presuppone san Pietro e san Paolo, Dall'altra parte vi sono i residui di alcune icone ormai totalmente irrecuperabili.
Da una prima analisi secondo il ricercatore le icone sembrerebbero risalire al settecento poichè l'icona di santa Margherita presenterebbe influssi baroccheggianti. Il pesce marino potrebbe avere una datazione più antica poichè sembrerebbe che sia stato sovrapposto sul pesce il trittico iconografico, questo lo dimostra una scrostatura della icona di santa Margherita dove sotto si vede la continuazione del pesce marino.
La Grotta è lunga all'incirca dieci metri, da una prima analisi sembrerebbe che la grotta era divisa a metà, la parte iniziale probabilmente era utilizzato per il culto mentre la parte finale fungeva da dormitoio, visto che sono presenti dei cunicoli utilizzati come prese per l'aria.
Che accorgimenti dovrebbero essere utilizzati per salvare la Grotta? Dopo questa visita mi viene da piangere, fare un percorso via terra sembra fantascienza, la parete rocciosa per la sua conformazione naturale non si presta ad interventi del genere, anche per via mare occorrerebbe creare una piattaforma di attracco e collegare questa piattaforma alla piazzola di ingresso della grotta, ipotizzare una scalinata anche in pietra deturperebbe quel pezzo di costa anche se sembrerebbe l'unico modo per arrivare alla grotta altrimenti utilizzare quel vecchio sentiero conosciuto da qualche guardia forestale e che risulta essere troppo scosceso e molto pericoloso. L'intera grotta ha il suo fascino particolare quando entri rimani affascinato per l'atmosfera che si respira.
Salvare questa grotta è sicuramente una battaglia persa, lo sapevamo quando abbiamo sposato la causa, per smuovere la situazione ci vorrebbe l'interessamento da parte di enti che si occupano di arte, l'eventuale utilizzo ai fini turistici per via dell'ubicazione del posto risulta essere pura fantasia.
In questi mesi di nostro interessamento al restauro della grotta abbiamo visto un certo disinteresse, non sappiamo ancora se il sindaco sia disposto a mettersi all'opera per salvaguardare questo bene culturale locale.
Aspettiamo le foto della visita di oggi, e la relazione da parte di questi studiosi che presenteranno per settembre.
Per ulteriori notizie state sintonizzati sul nostro blog.

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