venerdì 18 settembre 2009

Militari caduti a Kabul

Cari amici del Blog,
con questo post mi sento di esprimere profondo dolore per la tragica morte che ha colpito sei nostri militari impegnati in Afghanistan con il contingente italiano.
Nell'adempimento del loro dovere è stata tolta la vita solo perchè operavano in nome della solidarietà umana e della giustizia, contro cui incredibilmente e follemente si battono le forze eversive locali che vogliono impedire a quel Paese di raggiungere l’ordine sociale e di affermare la democrazia.
In questo momento di grande tristezza ci uniamo al cordoglio unanime dell’Italia, esprimendo piena vicinanza alle forze militari e alle famiglie dei militari caduti.
A queste giungano i nostri sentimenti di condivisione del grave lutto e di profonda solidarietà, nella speranza che possano lenire lo smarrimento causato da una così orrenda perdita dei cari congiunti.

Vi prego gentilmente di non soffermarvi sulle polemiche e sui pro o contro del nostro coinvolgimento militare in Afghanistan ma solo e solamente sul dolore per la perdita di questi nostri militari italiani.

2 commenti:

CarloV ha detto...

Io però vorrei sapere perchè quando muore un militare viene considerato un eroe ma quando la gente muore in fabbrica non è la stessa cosa? Chi guadagna 1000 euro al mese, con orari assurdi al lavoro e deve portare a fine mese una famiglia non è forse un eroe alla pari?

e perchè i morti di messina non meritano lo stesso trattamento?

in ogni caso segnalo l'interessante articolo dal blog Camminando Scalzi

http://www.camminandoscalzi.it/wordpress/cadutiafghanistan-pugnonellocchio1.html

Lentini Nicolò ha detto...

condivido con te Carlo V sul fatto della equità nella dignità della morte tra un operaio che muore in fabbrica e un soldato che muore in guerra. E vorrei aggiungere senza fare polemica che il titolo di eroe ai soldati viene dati perchè il loro compito è quello di difendere la pace nei paesi in cui non viene garantita una democrazia o la libertà. Per questo motivo vengono considerati eroi. Se invece li consideriamo dei semplici lavoratori al pari degli operai è chiaro che la loro morte possa essere equiparata a quella delle morti bianche, di cui speriamo non capitano tanto spesso come invece capita.