lunedì 24 dicembre 2007
L'articolo di times sul declino dell'Italia
Cari amici del Blog,
che siamo in un periodo di crisi in Italia, lo sapevamo già! Oltre al fatto di essere depressi e la consapevolezza di sapere che non si riesce più ad andare avanti, adesso ce lo dicono anche i giornali internazionali come il Times.
La situazione è tragica, la nostra Nazione non riesce ad andare avanti, è paralizzata, ferma, immobile, bloccata in un pantano pronta a scivolare in un baratro senza ritorno. I nostri politici non fanno il bene di paese che ormai è allo sbando, i giovani hanno ricominciato ad espatriare, verso le solite mete con qualche novità, qualcuno guarda alla Spagna, siamo senza soldi e più depressi. Le giovani coppie non fanno figli perchè non si riescono a mantenere. La Confesercenti è una associazione che dorme non fa gli interessi dei piccoli commercianti che portano avanti l'economia del paese, si privilegiano le grandi catene commerciali. Nel mio paese stanno chiudendo molte attività commerciali, da una parte la causa sono da addurre alla pressione fiscale, le multe e le chiusure sono all'ordine del giorno per evasioni fiscali minuscole... e poi la corrente elettrica e le spese mensili che sono diventate troppo alte e poi perchè la gente ha sempre meno soldi per comprare.
Voglio riportare la traduzione dell'articolo del Times preso dal sito di Beppe Grillo, leggetelo e non piangete e non deprimetevi troppo in fondo è Natale....
LA DOLCE VITA DIVENTA AMARA PER UN'ITALIA VECCHIA E POVERA.
RICHARD OWEN in ROMA
TIMES, DICEMBRE 2007
Il mercatino di natale a Piazza Navona nel cuore di Roma sembra allegro come sempre: decorazioni scintillanti, bancarelle e castagne arrosto. In piazza San Pietro il gigantesco albero di Natale è illuminato e le strade sono piene di visitatori che assaporano la versione festiva della dolce vita. I mercati dei quartieri residenziali raccontano una storia differente. Le luci sono brillanti ma l'umore è cupo. "sto comprando menoi regali questo anno e meno costosi," ha detto una signora toccando dei cappelli di pelliccia in chiosco vicino il Vaticano. "E per il cibo ..."
C'è un senso di angoscia nazionale in Italia mentre il 2007 sta terminando.
Per la prima volta la Spagna ha superato l'Italia per il livello di vita, la gracia potrà farlo in un prossimo futuro.
Il senso di lacerazione va oltre i prezzi e i salari, arriva a un dibattito sull'anima e l'identità nazionale.
Gli Italiani sono presenti nel mondo in modo importante: Fabio Capello è l'allenatore della nazionale di calcio inglese, e Carla Bruni ha conquistato il cuore del Presidente francese.
Eppure, a casa, gliitaliani sono consumati da un senso di declino:" Quando un'intera nazioneva in crisi sul dibattito: "Chi siamo e dove stiamo andando" significa che stiamo raggiungendo nuove vette di isteria" ha detto lo scrittore Umberto Eco. "Questa esplosione di provincialismo è veramente dolorosa. Io mi sento depresso."
E così si sentono molti dei suoi concittadini. Il passato è la gloria dell'Italia, ma anche la sua prigione, con la politica e gli affari dominati dalla gerontocrazia, con i giovani politici e imprenditori tenuti ai margini.
Quando Romano Prodi ha tenuto un summit a Roma questa settimana con Nicolas SarKozy e Zapatero, i commentatori hanno hanno notato che mentre Zapatero ha 47 anni e Sarkozy 52, Prodi ne ha 68 e Berlusconi 71.
"Il problema è che i leader della nostra classe di governo sono anziani, mentre in Spagna sono praticamente dei ragazzi" dice Michele Salvati, un autorevole economista. Al concorso di Miss Italia di questo anno le partecipanti erano tutte giovanissime, mentre l'età media dei giudici - che hanno discusso se la parte posteriore delle ragazze dovesse essere inclusa nella votazione - era di 70 anni.
Anche le arti sono in difficoltà: sebbene ci siano bravi registi in Italia, nessuno può competere con Visconti o Fellini, e Monica Bellucci, con la sua bellezza, non è Sophia Loren, (e in ogni caso vive a Parigi)...
Il Best Seller "La Casta" ha riportato che l'Italia ha il più alto numero di auto blu in Europa, e che il palazzo presidenziale, il Quirinale, costa 4 volte Buckingham Palace.
La mentalità del posto fisso prevale, con il lavoro assegnato non in base al merito ma attraverso una rete di favori reciproci e di legami familiari, conosciuti come "raccomandazione". Alcuni tra gli italiani più giovani sono disponibili ad accettare contratti a breve termine, parte del governo Prodi, ma i potenti sindacati italiani hanno mobilitato milioni di proteste contro il lavoro precario. Lo scorso mese gli ospedali hanno chiuso per un giorno in merito ai contratti a breve termine, e questo mese i camionisti hanno paralizzato l'economia con uno scciopero di tre giorni. Gli impiegati Alitalia, simbolo del malessere italiano, stanno minacciando uno sciopero durante le festività di Natale per la vendita della travagliata compagnia nazionale ad AIR FRANCE-KLM. Anche la Scala di Milano soffre di continue agitazioni..... Continua
venerdì 21 dicembre 2007
Intercettazioni telefoniche tra Berlusconi e Saccà
Cari amici del Blog,
ho appena finito di ascoltare le intercettazioni telefoniche tra Silvio Berlusconi e Saccà. E naturalmente sono indignato. Sono indignato per il fatto che qualcuno si permette il lusso di mettere in rete una conversazione privata di un cittadino su internet e proporlo alle libere interpretazioni della gente. Non è giusto che si controlli un politico soltanto per scoprire un illecito anche quando non esiste. non si possono mettere in pubblico le conversazioni private dei cittadini, nè dei politici specialmente se non c'è un illecito, se Berlusconi avesse parlato con Saccà di una sua presunta amante, allora si sarebbe messo in crisi un matrimonio solo perchè qualcuno si prende la libertà di mettere le conversazioni private in pubblico? Ma stiamo scherzando? Ma cosa sono le inchieste dei colabrodi? Le telefonate che noi facciamo non ci danno garanzia di privacy? Ma la riservatezza di una persona non dovrebbe essere inalienabile? E' semplicemente vergognoso! Vergognoso! Piena solidarietà a Berlusconi. Dobbiamo dire basta all'accanimento nei confronti di un singolo individuo anche se questa persona può essere scomoda o che ci fa antipatia o magari non nè condividiamo il pensiero.
giovedì 20 dicembre 2007
I morti delle tasse e del Malgoverno.
Cari amici del blog,
guardare "Porta e Porta", mi fa irritare. Anzi mi fa incazzare. Quando sento un politico come Letta che vuol far vedere quanto bravo è stato il suo governo, mi fa incazzare di brutto, si parla di avere tolto i costi di ricarica, una tassa barbara che non esisteva in europa, praticamente non hanno tolto nulla doveva pensarci l'antitrust a togliere questo costo di ricarica inutile. Non si parla di aumenti della benzina, del gasolio, del gas, della Luce, dell'ICI, e delle miriade di tasse che ogni cittadino è costretto a pagare ogni giorno. Non si parla di Marche da bollo che vengono pagate per chiedere qualsiasi documento, non si parla di salari bassi e e di stipendi miseri, non si prla delle attività commerciali che ogni giorno chiuduno i battenti perchè non ce la fanno più ad andare avanti, dei controlli che sono sempre più serrati nei confronti dei commercianti, di chiusure di esecizi commerciali per l'evasione di pochi centesimi delle piccole attività, non si parla delle spese dei consulenti degli avvocati della diminuizione dei prezzi.
Sanno parlare solo di legge elettorale tedesca oppure spagnola, della presidenza francese rispetto a quella Italiana, ma non si parla dell'Argentina e del suo crac e come l'Italia sta arrivando a quei livelli. Si parla anche della morte degli operai, una cosa ingiusta naturalmente, ma dovrebbero incominciare a pensare ai padri di famiglia che lavorando ogni giorno, nn riescono a sfamare i propri figli, a pagare le bollette e a pagare i mutui e preferiranno vedersi morti anzichè nn poter accontetare i propri figli. Olte ai morti del terrorismo, della Mafia, del Dovere, ci saranno i morti del Malgoverno e delle tasse.
sabato 8 dicembre 2007
Energie alternative: Eolico
1000 kW)
- Di taglia intermedia ( 800
1000 kW)
Bollette della Luce, ma quanto paghiamo?
martedì 27 novembre 2007
SOS Commercianti: Mancata emissione dello scontrino fiscale
lunedì 26 novembre 2007
Berlusconi e il Partito popolare delle Libertà
venerdì 23 novembre 2007
I Piccoli Commercianti abbandonati dallo Stato.
martedì 20 novembre 2007
Nasce il Nuovo PARTITO POPOLARE DELLE LIBERTA'
Annuntio vobis, gaudio magnum, habemus il Partito Popolare delle Libertà, Forza Italia si scioglie e confluisce nel nuovo partito. Non bastava il Partito democratico di Veltroni adesso abbiamo il Partito popolare delle Libertà di Silvio Berlusconi e la Brambilla. Adesso aspettiamo il partito di Fini e Casini, il nuovo partito Alleanza democratica nazionale. Così tutti contenti e tutti dialoganti berlusconi e Veltroni andranno a braccetto ma non per fare inciucci ma per riformare il paese, visto che il centro destra non c'è riuscito e nemmeno il centrosinistra, allora forse un partito centrista ci potrebbe riuscire quindi calcolando che Forza Italia ha il 33% di preferenze, e Veltroni ne porta 27% il partito di Casini-Ffini se lo fanno, avrà il 16% diciamo che possono governare il paese con una larga maggioranza facendo a meno di Lega, Comunisti e Destre. Cosi tutti governano, l'opposizione è minima e sono tutti contenti, nn ci saranno più destra e sinistra ama una grande centro
domenica 18 novembre 2007
Violenza degli Ultras
mercoledì 14 novembre 2007
I Mali dell'Italia....
-COSTI DELLA POLITICA
lunedì 12 novembre 2007
E dopo il Malgoverno Prodi? quali scenari?
la politica italiana si sta riorganizzando in vista delle prossime elezioni, dopo la caduta del Governo Prodi. Il Governo Prodi è come la torre di Pisa, sembra che cade ma non cade mai.
L'Italia dei valori del Ministro Di Pietro, unico partito che ha delle credenzialità, non si sa in che schieramento andrà, poichè nel governo Prodi si trova in polemica con il ministro Mastella.
Il partito di Mastella ossia l'UDEUR, non si sa se sta a destra a o sinistra. I senatori a vita si sono stancati di essere tirati da una parte e l'altra, alcuni sono troppo anziani, e il governo è sempre instabile. Casini ritorna all'ovile, e ritrova l'unità nella Casa delle Libertà, la lega minaccia di non appoggiare il centro destra. A chi daremo il nostro voto, noi che guardiamo al centro e alla destra e non voteremmo mai per una coalizione dove ci sia una sinistra arroccata ai valori dell'ottocento, con mentalità dittatoriali e clientelari, vogliamo un parlamento con dei parlamentari che ci rappresentano al meglio, nel posto in cui noi crediamo di poter essere rappresentati, e non avendo partiti che sono contrari alle nostre ideologie.
Vogliamo un parlamento più giovane e lungimirante, delle facce nuove e non la sommatoria di partiti riciclati e di persone riciclate, tipo il nuovo Partito Democratico di Veltroni.
Un cittadino con precedenti penali non può fare il carabiniere, ma può fare invece il politico.
Vogliamo un parlamento con cittadini ineccepibili eticamente parlando, vogliamo la possibilità di sceglierceli noi, e che non stiano più di due legislature in parlamento. Un sindaco non può essere rieletto due volte nello stesso comune, dovrebbe valere la stessa regola in parlamento.
Dal mio punto di vista il voto dovrebbe essere dato a quei partiti che non hanno pregiudicati nelle loro liste e che non abbiano al loro interno dei partiti estremisti. Le liste civiche auspicate da Grillo non avranno la forza di prendere più del 10%, la gente è stanca, ma pur di evitare che salga la destra riveterà per chi ha sempre votato, certo un 10% voterà per Berlusconi, dopo le delusioni del malgoverno Prodi. Quali scenari si prospettano per il futuro?
sabato 27 ottobre 2007
Pane troppo caro?
Berlusconi assolto dal processo SME
Tabaccai d'Italia uniti per la sicurezza delle tabaccherie
giovedì 25 ottobre 2007
L'orientamento sessuale non è una scelta.
lunedì 22 ottobre 2007
Prossimo V-day sarà sull'Informazione
Pandolfo a colazione ed è subito "Premio Sicilia"
sabato 20 ottobre 2007
Risposta di Ricardo Franco Levi a Grillo
Lettera del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio On. Ricardo Franco Levi a Beppe Grillo
19 Ottobre 2007
Caro Grillo,
ho letto il suo commento al disegno di legge di riforma dell’editoria appena approvato dal governo e vorrei tranquillizzare lei, i lettori del suo blog e, più in generale, il “popolo di Internet”.
Con il provvedimento che tra pochi giorni inizierà il suo cammino in Parlamento non intendiamo in alcun modo né “tappare la bocca a Internet” né provocare “la fine della Rete”. Non ne abbiamo il potere e, soprattutto, non ne abbiamo l’intenzione.
Ciò che ci proponiamo è semplicemente di promuovere la riforma di un settore, quello, per l’appunto dell’editoria, a sostegno del quale lo Stato spende somme importanti, che è regolato da norme che si sono succedute in modo disordinato nel corso degli anni e che corrispondono ormai con grande fatica ad una realtà profondamente cambiata sotto la spinta delle innovazioni della tecnologia.
Non abbiamo lavorato nel chiuso delle nostre stanze. Abbiamo pubblicato uno schema di legge e un questionario sul nostro sito internet, abbiamo ascoltato e incontrato tutti gli operatori del settore (gli editori grandi e piccoli, i giornalisti, gli specialisti della pubblicità, i distributori, gli edicolanti, i librai), ci siamo fatti aiutare da esperti dell’economia e del diritto.
Il risultato del nostro lavoro, il disegno di legge approvato dal governo, è leggibile sul nostro sito
(http://www.governo.it/Presidenza/DIE/index.html) dove pure si possono trovare in totale trasparenza tutti gli elementi e i dettagli dell’intervento pubblico a favore dell’editoria.
Ci siamo mossi avendo un punto di riferimento preciso e impegnativo: la tutela e la promozione del pluralismo dell’informazione. Un principio affermato con chiarezza dalla Costituzione e che nell’articolo numero 1 del nostro disegno di legge abbiamo definito come “libertà di informare e diritto ad essere informati”.
Niente, dunque, è stato ed è più lontano dalle nostre intenzione della volontà di censurare il libero dibattito dei e tra i cittadini.
Ci occupiamo di editoria persuasi che, nel tempo in cui viviamo, un prodotto editoriale si definisca a partire dal suo contenuto (l’informazione), e non più dal mezzo (la carta) attraverso il quale esso viene diffuso.
Vogliamo creare le condizioni di un mercato libero, aperto ed organizzato in modo efficiente. Per questo, intendiamo, tra le altre cose, abolire la registrazione presso i Tribunali sino ad oggi obbligatoria per qualsiasi pubblicazione e sostituirla con l’unica e più semplice registrazione preso il Registro degli Operatori della Comunicazione (Roc) tenuto dall’Autorità Garante per le Comunicazioni (AgCom).
Anche su questo punto, da lei particolarmente criticato e temuto, lo spirito della nostra legge è chiaro. Quando prevediamo l’obbligo della registrazione non pensiamo alla ragazzo o al ragazzo che realizzano un proprio sito o un proprio blog. Pensiamo, invece, a chi, con la carta stampata ma, certo, anche con internet, pubblica un vero e proprio prodotto editoriale e diventa, così un autentico operatore del mercato dell’editoria.
Siamo consapevoli che, soprattutto quando si tratta di internet, di siti, di blog, la distinzione tra l’operatore professionale e il privato può essere sottile e non facile da definire. Ed è proprio per questo che nella legge affidiamo all’Autorità Garante per le Comunicazioni il compito di vigilare sul mercato e di stabilire i criteri per individuare i soggetti e le imprese tenuti ad iscriversi al Registro degli Operatori.
L’informazione è un elemento prezioso e decisivo per la democrazia e deve essere trattata con estrema attenzione e rispetto. Per questo, ripeto – e non per sfuggire alle nostre responsabilità –, pensiamo che sia bene, affidarsi ad autorità che abbiano la competenza per regolare una materia così specifica e che siano indipendenti rispetto ai governi e al potere politico.
Quanto alle responsabilità, la sostanza di ciò che abbiamo scritto nel nostro disegno di legge – e mi sembra una disposizione di buon senso – è che per chi pubblica un giornale debbano valere le medesime regole sia che si tratti di un giornale stampato sia che si tratti di un giornale on-line.
Più in generale e al di là di quanto previsto dalla nostra legge, credo, però, che il tema della responsabilità per ciò che viene pubblicato sulla rete sia un tema importante e che a nessuno dovrebbe stare più a cuore che a chi usa, apprezza e ama la rete.
Certo che il suo blog non chiuderà, le invio, caro Grillo, un cordiale saluto
Ricardo Franco Levi
NO alla legge bavaglio dei Blog!
giovedì 18 ottobre 2007
Il B-day : Bamboccioni d'Italia unitevi.....
lunedì 15 ottobre 2007
Rapiti due sacerdoti in Iraq
domenica 14 ottobre 2007
Primarie: Nasce il nuovo Partito Democratico di Walter Veltroni
Dal Blog di Di Pietro su Lavoro Precarietà Futuro
lunedì 8 ottobre 2007
Napoli: tabaccaio ucciso mentre porta i soldi in banca
venerdì 5 ottobre 2007
La famiglia Lentini
La famiglia fiorì molto presto e si diffuse fra Messina e Catania, soprattutto in quest’ultima, a cominciare da altri due esponenti dei Lentini: Alaimo e Lanfranco.
Nicolò e Gerardo, straticoti di Messina nel 1123, il cui operato fu così apprezzato che vennero loro consegnati i castelli di Buccherio e di Palizzolo.
Giovanni nominato vicere d'Abruzzo dall'imperatore Carlo VI, è maestro della Regia dogana de secretis di Messina; nel 1270 ottiene il casale di Cassisia nella Baronia di Ragusa e Climastado nell'area di Camastra.
I Vespri Siciliani
Alaimo - Come descrive il dottor A. Mango di Casalgerardo nel suo Nobiliario di Sicilia, "Alaimo, discendente dai precedenti, per i servizi prestati alla casa d’Aragona in occasione dei celebri “Vespri Siciliani” ottenne dal re Pietro la signoria di Butera, le terre di Palazzolo e di Buccheri e, per la moglie Macalda Scaletta, possedette la terra di Ficarra. Fu egli governatore di Messina, maestro giustiziere del regno di Sicilia, ecc. e infine tradì la fede del re Aragonese e passò al partito degli Angioini ma pagò il tradimento con la vita".
Tommaso ottiene il feudo baronale di Castelvetrano. La baronia viene poi tolta da Re Federico III di Aragona che la consegna a Bartolomeo Tagliavia. Tutto avviene sul finire del XIII secolo, un periodo di scontri sanguinosi e tradimenti per il controllo della Sicilia. Finita la prima fase dei Vespri Siciliani nel 1282 con la ritirata di Carlo I d’Angiò e dell’armata francese, nell’Isola rimangono gli spagnoli e gli Aragona. Il conflitto si riaccende poco dopo. Il 26 marzo del 1296, Federico d’Aragona, luogotenente del Regno di Sicilia per conto di Re Giacomo II di Aragona, viene incoronato Re di Sicilia (Giacomo vuole disimpegnarsi dalla lotta con gli Angiò firmando un trattato con Carlo lo Zoppo e i siciliani si scelgono il nuovo Monarca). L’esercito dell’Isola parte quindi all’attacco e invade la Calabria, allora sotto il controllo angioino. Nell’agosto di quell’anno l’armata siciliana raggiunge Rossano e la espugna. Le cose si complicano nel 1297, con il conflitto che si sposta ancora in Sicilia e le forze di Giacomo II che tentano di riprendersi l’Isola. Molte le vittime e non pochi i traditori che passano al nemico. Bartolomeo Tagliavia rimane fedele a Federico III, così nel 1299 ottiene la Baronia di Castelvetrano per l’estromissione di Tommaso Lentini accusato, invece, di tradimento. Ed è la seconda volta che un Lentini se la vede male per un atto d'infedeltà nei confronti di un regnante Aragona.
Gli ultimi esponenti storici
Conclusa l'esperienza dei Vespri siciliani e della contrapposizione Aragona/Angiò, la sequenza genealogica Lentini ha continuato ininterrotta. Così la descrive nel suo Nobiliario, il dottor A. Mango di Casalgerardo.
Antonio acquista i feudi di Cucco e San Basile, possedimenti che trasmette al figlio Lanfranco, a sua volta padre di Giacomo, il quale fu senatore di Catania fra il 1468 e il 1469, oltre a ottenere la conferma dei due predetti territori il 31 luglio 1453.
Sebastiano fu giudice e straticò di Messina negli anni 1558 e 59.
Anton Giacomo lo si trova iscritto alla mastra nobile del Mollica.
Mario il 26 agosto 1665 ottenne l'investitura del feudo di Nicchiara.
Laura-Maria Lentini e San Basile fu duchessa della Montagna Reale e principessa di Patti, nel 1681.
Arma
Variante: di rosso, a cinque fusi d’oro, accollati in banda, accompagnati in capo, da un giglio di giardino dello stesso.
I Baroni di Castelvetrano aggiunsero in campo d'azzuro due leoni d'oro affrontati e controrampanti ad una torre merlata dello stesso.
Corona di Barone.
Centro Storico di Castellammare del Golfo.
mercoledì 3 ottobre 2007
il paese che non ci piace.
domenica 30 settembre 2007
Presentazione libro "Amore non ne avremo"
A Palermo il 29 settembre 2007 alle ore 18,00 in occasione della Festa dell’Unità Regionale, presso il Giardino Inglese gazebo- giardino dei pensieri, verrà presentato il libro”Amore non ne avremo” poesie ed immagini di Peppino Impastato. (Navarra Editore).
Il libro sarà presentato da uno degli autori: Salvo Vitale. L’editore Ottavio Navarra sarà presente all’incontro.
La presentazione, animata da momenti di lettura delle poesie, darà spunti di riflessione su quella che è stata la vita di Peppino Impastato.
“Amore non avremo” poesie e immagini di Peppino Impastato
Il primo fascicolo della collana “Fiori di campo” è dedicato ad una delle figure dell’antimafia siciliana, Peppino Impastato. Il volumetto raccoglie alcune tra le poche carte sfuggite alla perquisizione fatta a casa di Peppino dopo la sua morte. Fra questi fogli sparsi, alcune poesie forti e dolorose come la vita del giovane di Cinisi.
La collana “Fiori di campo”, curata da Guido Orlando e Salvo Vitale, prevede oltre ad una serie di volumetti unici, raccolte di cartoline e posters su figure e personaggi troppo spesso facilmente dimenticate.
Marijuana legale?
venerdì 28 settembre 2007
Casa dolce casa
Cari amici del Blog,
Se una persona compra una casa per 20 milioni e la rivende dopo pochi mesi a 30 milioni senza averla utilizzata, dovrà sommare ai suoi redditi la differenza di 10 milioni ai fini dell' IRPEF.
Sono state inserite le zone censuarie, sono state incrementate le tariffe, corrette e modificate diverse volte, c'è stata la rincorsa alla gazzetta ufficiale per vedere se nel proprio Comune c'era stata qualche correzione, ci sono stati ricorsi e contro ricorsi. In somma, un gran casino di tariffe che continua ancora oggi.
Le conseguenze di tutto questo le paghiamo oggi. Le paghiamo sempre noi proprietari che invece di investire nella valorizzazione della nostra casa, del nostro immobile, investiamo in Titoli di Stato per poter sopravvivere (scelta obbligata). Partite di giro appunto. Così le case ora vengono giù. Occorrono ingenti risorse per risistemarle.
mercoledì 26 settembre 2007
La Venere di Morgantina ....
Cari amici del Blog,
vi presento la Venere di Morgantina, è una statua che è stata trafugata in Sicilia e che adesso si trova in California. E' un opera che risale al V sec a.C., ritrovata e venduta per 28 miliardi di lire è stata acquisita nel 1988 dal museo di Malibù Los Angeles.
Le parti delle mani e del viso sono fatte in marmo mentre il drappeggio è composto da tufo calcareo proveniente dalle terre dell'ennese, è alta 2.20 metri, il drappo bagnato viene sospinto dal vento che lo fa aderire al corpo. E' scolpita per tutti i lati, il che fa presupporre che fosse collocata su un altare e quindi destinata alla venerazione dei siciliani del V secolo, si riscontra che originariamente fosse colorata.
Finalmente il Museo di Malibù farà ritornare in Sicilia la Venere, dopo che il Tribunale di Enna ne aveva chiesto il rientro, e dopo le accuse al Museo di aver acquistato dal mercato illecito un opera d'arte di grande valore come la Venere di Morgantina, se inizialmente il reintregro era stato discusso finalmente oggi si è arrivato alla restituzione della venere e di 26 altri reperti trafugati.
La Sicilia è piena di bellezze, poco valorizzate, e tante ancora da scoprire, il nostro mare è un museo vivente se solo venisse scandagliato, anfore greche nelle case dei privati mentre i cocci vanno al museo. Sono certo che la consapevolezza dei siciliani, possa far min modo di non pensare a dei piccoli interessi personali ma che possa comprendere che il benessere della collettività diventa alla lunga il benessere di tutti.