domenica 3 gennaio 2010

Restituzioni delle reliquie di San Nicolò alla Turchia

Cari lettori e lettrici del Blog,
come primo post dell'anno ci occupiamo della richiesta da parte del governo turco, dei resti di San Nicola, vescovo di Myra, le cui reliquie sono custodite nella cattedrale di Bari. E' il ministro della cultura turco che ha intenzione di chiedere all'Italia la restituzione delle reliquie di San Nicola, queste sono esposte a Bari dall'XI secolo. Il santo era originario della citta' di Myra, l'attuale Demre. Le sue spoglie vennero traslate pochi anni dopo l'anno Mille. Il Ministro turco, Gunay ha detto "Se costruiremo un museo a Demre chiederemo le spoglie di Babbo Natale" [...] "Quelle reliquie devono essere esposte qui e non in una citta' di pirati (Bari ndr)"

Certo che sentire esordire così un ministro della cultura turco, che reputa una città di pirati, Bari che le ha custodite fino ai nostri giorni, mantenendo vivo la devozione al Santo di Bari, è qualcosa che lascia basiti. Non mi stupisco del fatto che il ministro islamico della Turchia richiede le reliquie, mi stupisce l'ignoranza del ministro che non sa che solo una parte delle reliquie di San Nicola, sono a Bari, ma che una parte risiedono a Venezia nella Chiesa di San Nicola al lido e anche a Rimini.

E' anche incredibile che il ministro vorrebbe richiedere le reliquie allo stato Italiano quando quelle reliquie non sono di competenza dello Stato Italiano ma bensì del Vaticano, non solo, questo ministro non capisce nemmeno la differenza esistente tra un bene culturale e un bene devozionale.... infatti è arrivata la replica dall'Italia. «Le reliquie di San Nicola non sono un bene culturale ma religioso, non qualcosa da visitare in un museo ma da venerare. È difficile rispondere a qualsiasi domanda poichè la richiesta è stata fatta dalla Turchia all'Italia, cioè da uno Stato all'altro e non alla chiesa cattolica, quindi al Vaticano che è depositario di quelle reliquie», ha detto padre Damiano Bova, attuale rettore della basilica di San Nicola.
Come mi auguro sappiate tutti, dalle sacre ossa di San Nicola che riposano sotto un altare costruito nella cripta della Basilica di Bari, fuoriesce da più di 1000 anni un liquido oleoso e profumato, chiamato Manna.
La Manna essudata dalle ossa del Santo, è una reliquia Sacra importantissima, tanto che da tutto il mondo fedeli adoranti arrivano a Bari per assicurarsi una piccola ampolla.

Ebbene ogni anno il 9 maggio al termine di una suggestiva messa, la Manna viene prelevata dalla tomba di San Nicola, esposta all’adorazione dei credenti e successivamente distribuita.
Tanti secoli fa l’unguento veniva raccolto all’occorrenza, in date non stabilite, tramite l’ausilio di una spugna di mare.
Adesso invece il prelievo avviene sempre e solo il 9 maggio, tramite l’inserimento nella tomba di una cannula in oro e argento che aspira il santo liquido.
Una parte della reliquia viene consegnata al Vescovo che l’espone alla venerazione della gente, custodendola in un’ampolla provvista di catena.
La restante parte viene diluita in acqua benedetta e distribuita in piccole boccette a tutti i presenti.
Solo il quel giorno ne vengono distribuite alcune migliaia.

Chi è Credente attribuisce alla Manna di San Nicola, protettore di Bari, poteri miracolosi, dal resto ci sono alcuni miracoli attribuiti al Santo che parlano di prodigiose guarigioni che la scienza non ha saputo spiegare.

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